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In principio erano gli dèi. Tre, per l'esattezza: Ablavar, Zantek e Blorax (sempre in principio) si incontravano per discutere di creazione e di silicio. In principio erano gli dèi che giocavano ad amalgamare la fantasia insieme ad elementi chimici per fare una buona impressione sul loro Signore Supremo, Shluk.
Di questi tre, Ablavar era quello che amava creare con elementi poveri come il carbonio e fu così inventò il nostro universo con tanto di pianeta Terra e vide che era cosa buona e giusta. Ok no, forse questo no.
Inizia con queste premesse “E così conoscerai l'universo e gli dèi”, il nuovo lavoro di Jesse Jacobs edito da Eris Edizioni e in uscita il 13 febbraio, lavoro nel quale l'autore dà sfogo a tutta la sua vena creativa – già vista in “Safari Honeymoon" - nel vero senso della parola: attraverso le mani dei suoi dèi disegnati, Jacobs regala una nuova versione della genesi, una versione ironica ma terribilmente cruda, con gli esseri superiori che litigano e discutono dell'esistenza dei materiali da plasmare, poi alzano la voce sulle “disgustose creature al carbonio” quali dinosauri, ani-mali, inevitabilmente gli u-mani e che, infine, si fanno divinamente i dispetti cercando di boicottarsi l'un l'altro.
Il tratto di Jesse Jacobs si riconosce immediatamente, talmente è distintivo: gli esseri protagonisti della graphic genesis sono deformi, con gambe lunghissime o teste piccolissime, corpi immonstruositi (se non esiste la parola beh, ora l'ho creata) dalla matita affilata dell'artista.
I suoi lavori hanno una gamma di colori quasi monocromatica: per “e così conoscerai” si gioca tutto sul rosa e l'azzurro, un blu intenso tendente al viola per il colore dello spazio, con colori adatti anche alle geometrie di cubi e rotondità di biglie che sono come atomi e sangue.
Una gamma di colori minimal che non esagerano mai niente perché sono le forme a prendere tutto lo spazio, sono le forme che si raccontano da sole. Intrecci di cose che sembrano tentacoli, palle di creazione che hanno l’aspetto di budella, forme cubiche complesse e dimensioni alternative nel nome della curva e della linea dritta.
Nella dimensione minimal di Jacobs, trovano ampio spazio anche le vicende dei primi due esseri umani che sono un uomo e una donna; lei con molta probabilità è stata creata per prima data l'esperienza che svela di avere mentre snocciola delle linee guida comportamentali a lui, che di contro sembra essere appena spuntato dalla terra in preda ai suoi istinti primari, completamente privo di connessione con il concetto di conseguenza.
Di conseguenze si parla anche in maniera molto sottile quando nascono e crescono i loro due figli, uno buono e uno terribilmente cattivo. Vi ricorda qualcosa?
In principio erano gli dèi e poi fu la genesi del futuro: una genesi forgiata dalle mani spaziali e dalla fantasia di deità capricciose e in perpetua competizione, in grado di spronarsi a vicenda involontariamente e di creare la vita dal nulla, con il solo esercizio della propria infinita immaginazione. Insomma, degli dèi deliziosamente umani.
Titolo: E così conoscerai l'universo e gli dei
Autore: Jesse Jacobs
Editore: Eris Edizioni
Collana: Kino Fumetto
Formato: 17x24, colori, brossurato
Pagine: 84 pp.
Uscita: 13 febbraio 2017
Prezzo: 10 EUR
© Fiorella Vacirca