Torna Giacomo Keison Bevilacqua con un romanzo grafico, edito da Bao Publishing, che racconta di un'Italia post-apocalittica e di quella voglia di rendere questo mondo marcio un posto un po' migliore.
Infilatevi le cuffiette, schiacciate play sulla playlist che trovate nell'articolo, e godetevi il viaggio di "Troppo facile amarti in vacanza".
di Giulia Cristofori
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È tornato Giacomo Keison Bevilacqua con una nuova graphic novel, edita da Bao Publishing, e lo stavamo aspettando come bimbi che aspettano il gelato a ferragosto.
Nei mesi scorsi gli spoiler su questo nuovo lavoro mi avevano personalmente incuriosito come una scimmia. Troppo facile amarti in vacanza era carico di aspettative che, come sempre per quanto mi riguarda, sono state pienamente soddisfatte.
C’è una cosa che amo immensamente nel modo di raccontare di Giacomo ed è la capacità di parlare di cose attuali inserendole in un universo tutto suo (il “Keisonverse” infatti è lo stesso universo di cui fanno parte tutte le sue storie, da Attica a Il suono del mondo a memoria, passando per Lavennder e andando ancora più indietro a Metamorphosis).
C’è sempre, in tutti i suoi lavori, un messaggio che arriva forte e chiaro ma devo dire che stavolta la voce che lo urla ad ogni pagina è ancora più forte.
Ma andiamo con ordine.
Troppo facile amarti in vacanza è una storia di 240 pagine a colori: colori incredibili. Se già con Il suono del mondo a memoria le tecniche di colorazione di Giacomo erano schizzate fra le stelle, qua si è superato ed è andato ancora oltre. I giochi di luce, la precisione nel disegnare i monumenti, l’acqua e i suoi riflessi, i paesaggi.
La storia è, in realtà, un vero e proprio viaggio che copre tutto il territorio italiano in uno scenario futuro post apocalittico. Linda e la sua fedele amica a 4 zampe Follia attraversano diverse città, dalla Firenze nera a una Ferrara allagata, partendo da Roma. Ogni capitolo si apre con una canzone e vi allego di seguito la tracklist (inserita anche in una playlist creata dall’autore su spotify che trovate cliccando qui):
- The Sound: I can’t escape myself
- The southland: Shadow
- Dieciunitàsonanti: Alice
- Le luci della centrale elettrica: Cara catastrofe
- Soap&skin: Safe with me
- Wrongonyou: Killer
- La rappresentante di lista: Resistere
Ogni titolo di canzone calza a pennello con il contenuto del capitolo.
Ogni intreccio narrativo trova il suo posto nel finale.
Ogni tappa del viaggio rappresenta un tassello che si va a posizionare in una sorta di puzzle. Un puzzle di emozioni e di tematiche importanti, un puzzle che grida tutto il suo disappunto verso un mondo che troppo spesso ci fa venire voglia di scappare alla ricerca di un posto migliore.
Ma è davvero questa la soluzione a tutto questo marciume?
La soluzione è fuggire o resistere, restare e combattere?
Proprio di recente ho visto una serie tv molto interessante che parla di inclusione e accettazione e, ad un certo punto, ho sentito una frase che mi ha fatto molto riflettere: “Il mondo non cambia. Lo cambiano le persone”.
Bene, questa frase mi è rimbombata nel cervello durante tutta la lettura di Troppo facile amarti in vacanza.
Forse dirò un’eresia, ma il viaggio di Linda mi ha ricordato un po’ il viaggio del Piccolo Principe che in ogni pianeta incontra un personaggio spesso e volentieri sgradevole dal quale riesce a trarre un insegnamento o una consapevolezza maggiore su tutto ciò che non vogliamo essere e che non saremo mai.
Insomma vi consiglio di infilarvi uno zaino in spalla e di partire con Linda alla ricerca dell’unica cosa che conta: il motivo per restare.
Perché è bello partire, tanto quanto tornare.
Piccola nota a margine doverosa: da ferrarese, è stato bellissimo vedere Ferrara disegnata quando generalmente non se la fila mai nessuno (sì, disegnate sempre e solo Bologna, non negatelo!) ed è stato altrettanto bello vederla abbinata alle Luci della centrale elettrica (che non amo particolarmente come modo di cantare, VASCO BRONDI PERDONAMI, ma che amo nei testi, lo ammetto).
Ah, il finale dove tutti i pezzi si uniscono su Resistere de La rappresentante di lista trovo sia perfetto.
In tre parole: bello da vedere, bello da ascoltare, regala una grande consapevolezza sul mondo in cui viviamo (qualora ci fosse ancora bisogno di trovarne) e sul modo di affrontare i problemi guardandoli in faccia, senza mai voltarsi dall’altra parte nella speranza che i nostri figli un giorno abiteranno in un posto migliore.
Giacomo Bevilacqua | Troppo facile amarti in vacanza
Formato: Copertina rigida
Editore: Bao Publishing
Data di Uscita: 13 maggio 2021
Pagine: 240
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