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Sono passati un po’ di anni dall’ultima volta che siamo stati a Plymouth e abbiamo sbirciato nelle vite dei suoi abitanti e dei suoi marinai.
Sono passati un po’ di anni da quando “Il porto proibito” è entrato di prepotenza fra le graphic novel più belle e poetiche da desiderare nella libreria di casa.
E così la notizia di Teresa Radice e Stefano Turconi dell’uscita del primo volume de “Le ragazze del Pillar” ci ha fatto saltare sulla sedia emettendo svariati e incontrollati gridolini di gioia. Quindi non solo un unico volume, ma un’intera serie dedicato alle prostitute del Pillar to Post, il bordello più amato dai marinai di Plymouth.
La novità è che stavolta si tratta di un volume a colori (“Il porto proibito” era, infatti, una malinconica storia di navi e amore in bianco e nero). Stefano toglie, così, un po’ di spazio alla nostra immaginazione ma ci regala delle esplosioni di tratti e colori quasi commoventi per gli occhi e per il cuore.
Ogni volume di questa serie racconterà la storia di due delle ragazze e verranno pubblicati da Bao Publishing ad anni alterni.
Ogni capitolo sarà un tassello di un’unica lunga storia che finirà per prendere forma e intrecciarsi fra una pagina e l’altra.
In questo primo volume Teresa e Stefano ci presentano nel primo capitolo la storia di June, timida e considerata un po’ diversa a causa delle sue origini asiatiche. June trova il conforto nella figura di Tane, un energumeno Maori che offre il suo aiuto al Pillar to Post, di cui diventerà la protetta.
La storia di June fa da apripista alla storia di Lizzie (Elizabeth), più estroversa e frizzante che finirà per conquistare il cuore di un giovane scienziato.
Sullo sfondo troviamo le figlie del capitano Stevenson e il loro tutore, il Capitano MacLeod, e il Capitano Yasser Allali della Last Chance che rimangono, però, in sordina e fanno da contorno alle vicende delle ragazze.
La lettura delle storie di Stefano e Teresa è sempre entusiasmante, ti senti sempre partecipe e immerso nell’avventura. È incredibile la cura del dettaglio delle ambientazioni e soprattutto degli abiti (tra l’altro è presente uno studio preciso di ogni abito alla fine ed è INCREDIBILE).
La storia de “Il porto proibito” rimane presente, come un ricordo sfumato, ma non invadente: una nota di malinconia dalla quale partire, senza dimenticarlo ma andando avanti.
Come è andata avanti la vita a Plymouth.
Le emozioni sicuramente non mancheranno, come sempre.
Teresa Radice e Stefano Turconi | Il Le Ragazze del Pillar
Formato: Copertina rigida
Editore: Bao Publishing
Data di Uscita:7 novembre 2019
Pagine: 152
© Giulia Cristofori