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Il futuro nei denti | Giangioff
Ci sono periodi in cui tutto oscilla e anche leggere diventa difficile. La storia di qualcun altro, reale o inventata, diventa intrusione in un sistema già in bilico.
Non si si riescono a mettere a fuoco neanche i propri pensieri ingolfati, non resta spazio per nient’altro. Qualsiasi aggiunta è critica e la mente trabocca.
Poi succede che magari una storia riesce a insinuarsi e te la porti dentro per un bel pezzo. E quando provi a scriverne, come ti eri ripromesso di fare per troppo tempo, ecco che cominci a parlare di te stesso.
Quindi parliamo della storia di qualcun altro che riesce però a tirarti un po’ fuori da te stesso, non capita mica tutti i giorni.
Anche perché "Il futuro nei denti" di Giangioff, edito da Cane Edizioni, ha un formato così compatto e tascabile che potete portarvelo sempre appresso, come un breviario o una guida nei deragliamenti, mentali o reali che siano.
E in questo caso è viene spontaneo soffermarsi sul titolo che racconta già di per sé una sua storia.
È una minaccia questo futuro che ci arriva nei denti? Vuol prenderci anche a calci? O siamo noi che gli stiamo correndo inconsapevolmente incontro, a denti spianati, senza difese, senza coscienza? Dobbiamo metterci in guardia? Ridimensionare le aspettative? Oppure prenderci tutte le botte del caso, per farci le ossa e imparare qualcosa? Forse c’è da avere paura. Forse c’è da riderci su pensandoci meno.
La reazione al titolo mi sembra già abbastanza eloquente. Come il fumetto. Racchiude qualcosa che appartiene a Giangioff ma ti fa immancabilmente pensare alla tua di storia. Domande, ricordi e analogie si mescolano con le sue. E il tratto inconfondibile, dichiaratamente influenzato di Gipi ma non per questo minato nella sua forte identità, si accompagna perfettamente allo scorrere del testo.
Lettere e disegno procedono insieme, attraversando con leggerezza estrema avvenimenti che sembrano, per contrasto, ancor più tragici e giganteschi.
Ma la vita è così, gigantesca e tascabile, leggibile in meno d’ un’ora di rapimento. Indimenticabile e incancellabile come l’inchiostro sulla pagina bianca. Solubile nel marasma di pensieri che ci attraversa e perciò per sempre parte di noi.
In fondo è questo che fanno gli autori, si danno in pasto ai lettori insaziabili.
E noi non possiamo che apprezzare e ringraziare.
Copertina flessibile: 112 pagine
Editore: Cane (24 ottobre 2019)
Lingua: Italiano
Compra su: Amazon
© Ombretta Blasucci