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Quando ho iniziato a leggere “Celine & Ella; dear my gravity” ho storto un po’ il naso.
Alle prime pagine navigavo nella totale inconsapevolezza che fra le mani avevo una storia che sarebbe entrata di prepotenza fra le mie preferite.
Mi ero fatta ingannare da disegni semplici a tinte piatte, da forme senza i contorni e da quel modo di scrivere tipicamente orientale che non capivo bene dove voleva andare a parare.
Più o meno a pagina tre ero, invece, già perdutamente innamorata.
È una storia delicatissima, la storia di un’amicizia che pianta le radici nella condivisione di quello che la vita ha deciso di non rendere facile.
Celine ed Ella sono due adolescenti timide e silenziose che, come tutti gli adolescenti, cercano l’amore e ancor di più cercano di essere ascoltati e magari anche capiti.
Entrambe con una storia familiare complicata, fanno delle loro difficoltà un punto di incontro che le porterà a scoprirsi molto più simili di quel che sembra e ad avvicinarsi.
Ad ascoltarsi in silenzio e a sorreggersi senza toccarsi.
Gli autori, due giovani coreani Josh Prigge e Miba, riescono a veicolare emozioni incredibili utilizzando pochi segni e parole essenziali. Proprio come nelle più grandi storie d’amore e amicizia cinematografiche orientali (“Ferro3”, “Dolls”, “La Samaritana”, “In the mood for love” - tanto per citarne un paio) si riesce a percepire il sentimento anche senza renderlo in maniera troppo esplicita.
È una storia piena di speranza e fiducia, fa vedere l’uscita in fondo al tunnel quando ormai si pensava che un’uscita non ci sarebbe stata.
Il punto e virgola nel titolo non è un caso, è un simbolo internazionale che aiuta persone che hanno lottato contro la depressione a riconoscersi e a farsi forza a vicenda. Un simbolo minimale con un significato enorme, proprio in perfetta armonia con il disegno quasi scarno che regna sulle pagine.
Una storia che arriva al cuore e non se ne va più. Una scialuppa di salvataggio per chi è sempre stato un po’ emarginato, per chi a scuola si isolava e non si è mai sentito capito davvero.
Una storia per chi ha perso la fiducia nelle persone e, con fatica, è riuscita a ritrovarla.
Una storia per chi ha trasformato ogni macigno emotivo in gravità senza perdere la capacità di ricominciare a volare, un giorno.
Bello bello bello. Un altro irrinunciabile gioiello firmato Bao Publishing.
© Giulia Cristofori