Può la lavorazione di un singolo film durare oltre 40 anni?
Per lo scrupoloso Terrence Malick pare proprio di sì. Noto per la sua eccessiva pignoleria, il regista di “The tree of Life” e “La sottile linea rossa” ha infatti impiegato 4 decadi per cesellare, curare, modificare e terminare “The Voyage of Time”, in uscita nelle sale il 7 ottobre.
Il docu-kolossal dell’art-igiano Malick sarà una vera e propria enciclopedia visionaria sulla vita dell’universo, dalla sua genesi al suo immaginato finale, in cui spettacolari foto e video realistici dello spazio si intervalleranno a sogni in digitale. Un inno alla vita a tutto tondo, nel tema del film, nella lentezza della lavorazione e nei contrasti (nel 2013 la casa di produzione era ad un passo dal denunciare il regista per riavere indietro i 3 milioni di dollari d’investimento, ndr).
Concepito per essere goduto su grandi schermi all’avanguardia con tecnologia IMAX, The Voyage of Time uscirà nelle sale in due versioni: la prima di 40 minuti per schermi IMAX con la voce narrante di Brad Pitt (già visto proprio in The Tree of Life), la seconda di 90 minuti per la grande distribuzione con la voce di Cate Blanchett.
Grande, immensa anche la firma della colonna sonora: Maestro Ennio Morricone, un nome che parla da solo.
Così come fu per l’intro spaziale di “Melancholia” di Lars Von Trier che si affidò alle note di Wagner, o per Kubrick che scelse Strauss per “2001: Odissea nello spazio”, anche con Malick potremo riempirci occhi e anima grazie al matrimonio perfetto tra l’universale musica classica e i viaggi universali.
Noi non vediamo l’ora. Nel frattempo riempiamoci con il trailer del film.