Quando si arriva a Castel Goffredo un cartello indica che ci si trova nella città della calza.
Sì, forse fa un po’ ridere…il fatto è che dopo la Seconda Guerra mondiale, questa piccola città ha avuto un grande sviluppo economico, diventando un centro industriale di primaria importanza per l'industria tessile, grazie alla produzione di calze da donna, collant e filati.
Nonostante la crisi dovuta ai nuovi mercati, alla globalizzazione, alla concorrenza cinese e via dicendo, le cifre sono impressionanti: circa il 75% dell'intera produzione italiana di calze da donna, il 60% di quella europea e circa il 30% di quella mondiale proviene da questo distretto.
Ma di sole calze non si vive e per questo a Castel Goffredo, piccolo comune situato nelle colline moreniche tra Mantova e Brescia, ogni prima domenica del mese si svolge il più grande mercato mensile del libro usato d’Italia.
Sono circa 150 le bancarelle che, al riparo sotto i portici antichi e moderni del centro storico, offrono qualsiasi tipo di libro.
Potete trovare incunaboli e cinquecentine, cioè edizioni di stampa del XVI secolo, e uomini che sussurrano fra le loro pagine, per togliere anni e aggiungere vita.
Se siete pervasi di nostalgia potete riavvolgere il nastro dei ricordi sfogliando vecchie riviste o addirittura libri, testi scolastici ed enciclopedie che vi riportano alla vostra infanzia e vi solleticano le pupille. Grafismi e colori che risvegliano ricordi visivi e olfattivi, perché alcune pagine conservano ancora gli stessi odori di dieci, venti, trenta anni fa.
Ma trovate anche libri moderni, best seller, classici… con pochi euro potete riempire i buchi che ci sono nei vostri scaffali o completare la collezione di fumetti.
Alcuni libri sono come i vini più rinomati, da meditazione, caratterizzati da note intense, sapori e profumi marcati, che per essere avvertiti richiedono tempo, e quindi vanno sorseggiati con calma e assaporati lentamente. Per questo il venditore ne segnala le proprietà e le indicazioni con un’etichetta scritta a mano. Sì, alcuni testi sono come osteopati dello spirito e devono essere assaggiati da palati fini, intenditori, anime curiose.
Ci sono bancarelle che vanno a rievocare anche altre emozioni, ricordi musicali, gestualità che sono ormai scomparse: quanti ricordano l’atto di sfilare il disco in vinile dalla copertina, adagiarlo sul piatto dello stereo, appoggiarci la puntina e poi ascoltare la musica leggendo i testi delle canzoni?
Se avete poco tempo e già sapete cosa cercare, rivolgetevi all’info point di piazza Mazzini. Ci penseranno loro a mandare un SMS a tutti i “bancarellari” presenti e se quel titolo c'è, saprete in pochi minuti a chi rivolgervi.
Se invece il tempo a disposizione non è un problema, perdetevi con pigrizia fra le bancarelle, sfogliate i libri ma osservate anche gli sguardi rapiti delle persone. Fate una sosta in qualche locale e assaggiate il tortello amaro, la specialità tipica del paese, una specie di raviolo composto da erbette, formaggio grattugiato, pane grattugiato, Erba Amara, uova, salvia, cipolla, aglio, sale, noce moscata. Passeggiate a caso, ascoltate i rintocchi delle campane, visitate la Prepositurale di Sant’Erasmo e il suo tesoro.
Il prossimo appuntamento è per domenica 2 aprile 2017 e questo è il tema conduttore della giornata:
“Capisci di aver letto un buon libro quando giri l'ultima pagina e ti senti come se avessi perso un amico”.
Paul Sweeney
© Paolo Perlini