A Marostica ci si va per le ciliegie o per gli scacchi. Ci si va perché un attimo prima si è passati da Bassano del Grappa e allora una tappa è d’obbligo.
Questi sono posti ad alto spirito, per i rinomati liquori, certo, ma anche perché nel secolo scorso migliaia di giovani persero la vita.
C’è un altro motivo per cui vale la pena andare a Marostica: una libreria, la Piccola Libreria Andersen che Paola Bordignon ha aperto cinque anni fa.
Se vi piacciono gli scacchi, dopo aver attraversato la porta del castello inferiore procedete a piccoli passi, proprio sulla piazza dove si svolge la famosa partita con personaggi viventi, e come una pedina andate dritti. Se siete curiosi e di fretta, fate la mossa del cavallo: dritti e poi a sinistra, per imboccare Corso Mazzini. Quando arrivate al civico 116 potete dire di avere fatto scacco.
Siete subito accolti da un cartello:
Spegnete la TV
Fate l’amore
Parlate con gli amici
Scrivete poesie
Camminate nei boschi
Perdete tempo
In vetrina ce n’era un altro che, accidenti, non ho fotografato ma invitava ad entrare con un sorriso.
E io, potevo fare a meno di entrare?
Varcare la soglia è come accedere al proprio salotto: ci si sente subito a casa. Scaffali bassi, piccoli oggetti che catturano l’attenzione e poi loro, i libri, disposti con cura e non accatastati. Sembra la libreria di casa, non la propria perché si sa, non si è mai contenti del proprio dis/ordine ma la libreria ideale, la stanza che vorresti avere, quella dei sogni, quella che un giorno forse…
E viene voglia di sedersi su una poltrona e mettersi a leggere, restare lì delle ore e dimenticarsi del tempo che passa, del parcheggio che scade, la spesa da fare, la cena e tutto il resto. Il logo stesso della libreria, una teiera, è un chiaro invito a prendere le cose con calma, sorseggiandole.
Negozi come questi, che si oppongono ai centri commerciali e alle grandi catene sono quelli che custodiscono la vera passione per il libro, la lettura e pure il gusto della lentezza. Perché può essere economico, comodo e rapido acquistare online come può esserlo mangiare un hamburger, un kebab o un panzerotto. Ma un buon piatto gustato in una trattoria, con tovaglia di carta e fiasco di vino e molto più ritemprante, per il corpo e per lo spirito.
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