Prendete un caldissimo lunedì sera di fine luglio, riponetelo all’interno di un anfiteatro poggiato sulle rive del Lago di Garda, aggiungete una luna che illumina la scena, un pubblico eterogeneo ed entusiasta, pronto per accogliere a braccia aperte Anna Calvi e la serpeggiante consapevolezza di essere ad un evento più unico che raro. Ecco, questo è - più o meno - il riassunto dell’atmosfera che ha avvolto l’Anfiteatro del Vittoriale, a Gardone Riviera, per la penultima data del festival Tener-a-Mente.
Protagonista assoluta della serata Anna Calvi, che con il suo ensemble minimale di chitarra, batteria, tastiere e sintetizzatori vari, presenta i pezzi del suo nuovo disco “Hunter”, in uscita a fine agosto. Il concerto però viene aperto dai classiconi “Rider to the sea” e “No More Words”, giusto per ricordarci che si è evoluta, ma il primo album è sempre il primo album. Segue subito dopo “Wish”, il primo dei cinque pezzi del nuovo album che regalerà al pubblico durante la serata. Gli altri saranno “Indies or Paradise”, “Don’t beat the girl out of my boy”, “As a man” e “Hunter”. Ad un primo ascolto, viene da pensare che “Hunter” sarà un disco più scuro dei precedenti e non accessibile a tutti, ma potenzialmente un buonissimo ritorno sulle scene.
Dal vivo Anna Calvi è inarrestabile, un concentrato di energia deflagrante che dimostra, canzone dopo canzone, non solo di saperci fare come chitarrista, ma di aver raggiunto anche una maturità vocale gigantesca, che la rende un pacchetto completo e la lancia nell’olimpo delle migliori musiciste contemporanee. Nel tempo è cresciuta moltissimo: rispetto al concerto di presentazione del secondo album “One Breath”, in questo è più aggressiva e meno timorosa, padrona del palco e delle sue doti come un’artista ormai più che navigata.
Uno dei suoi superpoteri è quello di far sentire il pubblico parte delle emozioni intensissime che prova e che sfoga sulla sua chitarra e dentro il microfono.
Anna Calvi si può considerare un mondo a parte, una di quelle cantanti che mentre si esibisce è esposta e naturale. Dal vivo, ogni pezzo che esegue rinasce con una carica ancor più violenta, sia quelli del suo repertorio che di quello di altri artisti; e la scaletta la chiude proprio con una cover pazzesca di “Ghost Rider” dei Suicide, già presente all’interno dell’EP “Strange Weather”.
Insomma, la serata all’Anfiteatro del Vittoriale degli Italiani è stata densissima e avviluppante, con un solo difetto: un’ora sola di concerto è un po’ poco per un’artista che ha alle spalle un certo repertorio. Non so se il tempo di esibizione sia stato stabilito dall’organizzazione o dal management, però la sensazione che rimane addosso è quella di una forte e amara incompiutezza.
A parte questo però, la serata si è rivelata essere uno dei migliori eventi musicali di questa estate 2018.
SCALETTA
Rider to the Sea
No More Words
Wish
Indies Or Paradise
I’ll Be Your Man
Suzanne & I
Don’t Beat The Girl Out Of My Boy
As A Man
First We Kiss
Hunter
Desire
Ghost Rider (Suicide cover)
Encore:
Love Won’t Be Leaving
© Fiorella Vacirca