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Personalmente parlando, odio Alex Turner. È un musicista eccelso, un paroliere incredibile, eppure quando lo guardo lo vorrei prendere a schiaffi così forti da togliergli tutta la sicurezza che ha. Lo odio così tanto che ho sempre finto di snobbare gli Arctic Monkeys; poi però ho sentito per la prima volta una canzone dei The Last Shadow Puppets (che per la cronaca era “Bad Habits”, quindi si parla di qualche mese fa, in ritardo di ben 8 anni rispetto al primo album) mi sono accorta che quella sicurezza fa bene ad averla e fa ancora meglio a tenersela stretta perché quel ragazzo sa come spremere fuori il piacere dalla musica e lo fa fino all'ultima goccia.
Ci prendono in giro i The Last Shadow Puppets, al secolo Alex Turner e Miles Kane, ci prendono in giro già dal titolo del loro secondo album “Everything you've come to expect” perché ci dicono che le 12 tracce che stiamo per ascoltare ce le aspettavamo e che va bene così, come a dire che loro hanno un gusto ben preciso nel modo in cui si vestono di musica e noi dobbiamo accettarlo e farcene una ragione.
Uscito il 1 aprile 2016, “Everything you've come to expect” è decisamente orientato verso una sonorità piacevolmente anni '60, con l'elegante presenza di una orchestra di 29 elementi che corona e completa il suono già molto caldo delle chitarre di Turner e Kane.
Nell'album si alternano momenti in cui sembra di trovarsi nel Far West, altri in cui stiamo facendo un viaggio un po' spinoso con un acido che è sceso male e altri ancora in cui le due voci dei Puppets si cullano a vicenda e sciolgono nel dolce abbraccio di un lento vecchio stile.
Alex Turner e Miles Kane sono parti uguali di un progetto che è diventato maturo al punto giusto per essere sbucciato e assaporato in pieno. Ecco, credo che la somiglianza più giusta per questo album sia quella di un frutto maturo alla perfezione: succoso, suadente, morbido, dolce, che dona un piacere sensuale in grado di invadere tutto il corpo. Turner e Kane giocano a fare i latin lover e in ogni canzone parlano di donne e di quanto possano succhiarti via tutto il sangue, facendoti godere e soffrire insieme. Latin lover un po' sfortunati che mettono a disposizione degli ascoltatori tutta la loro capacità di comporre 12 canzoni divertenti e distorte allo stesso modo.
Un equilibrio incredibile che non si sbilancia mai da nessuno dei due lati.
Le due metà perfette di una pesca matura.
Bonus: Per innamorarsi al volo ascoltate (e guardate anche i video tutti collegati fra loro) di “Bad abits”, “Aviation” e la elegantissima “Everything you've come to expect”. Se volete gettarvi nel vuoto di un ascolto senza video, allora vince “Dracula Teeth”.
Album: Everything you've come to expect
Artista: The Last Shadow Puppets
Etichetta: Domino Records
Dischi: 1
Tracce: 12
Genere: Baroque pop
Produttore: James Ford, Owen Pallett
© Fiorella Vacirca