Alfieri del rock psichedelico, i Jennifer Gentle tornano con un nuovo album, omonimo, di rara bellezza
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I Jennifer Gentle sono uno strano caso della musica italiana: molto apprezzati dalla critica, ma non proprio conosciutissimi in patria, mentre la loro musica ha fatto, letteralmente, il giro del mondo. Tour negli USA, esibizioni in Cina, hanno condiviso il palco con artisti del calibro di Mudhoney, Jarvis Cocker (Pulp), Jonsi (Sigur Ros) e Franz Ferdinand. Possono inoltre fregiarsi del titolo di prima band europea pubblicata dalla mitica etichetta di Seattle, la Sub Pop Records.
Dopo quasi 10 anni dal precedente lavoro (Concentric, 2010 ndr), e qualche turbolenza interna che ha contribuito a modificare la line-up della band, tornano con un album omonimo pubblicato da La Tempesta.
Quello che stupisce non è la qualità di questo lavoro, perché questa band ci ha abituato a standard abbastanza elevati, quanto il fatto che fin dal primo ascolto si ha l’impressione di trovarsi al cospetto di un album, decisamente, fuori dal tempo. È come se Jennifer Gentle sia stato chiuso in un cassetto fino ad oggi, e sia diventato immune alle mode. È stato pubblicato nel 2019, ma potrebbe essere stato scritto venti anni fa, e se lo si riascolta fra altri venti anni sarà ancora una piccola gemma.
Forse questo album non suscita lo stupore di Funny Creatures Lane (secondo album della band, 2002 ndr), da molti definito uno degli album più belli pubblicati in Italia, ma sorprende perché in un periodo di musica di merda, usa e getta, i Jennifer Gentle pubblicano un album che non comprendi al primo ascolto, forse neanche al secondo, ma già al terzo ti ha catturato.
E lo fa semplicemente perché è bello, anzi bellissimo. Ricco di atmosfere evocative, in equilibrio perfetto fra un latente, ed onnipresente, amore Barrettiano, e una buona dose di sano egocentrismo di colui che è la mente creativa di questo progetto, ossia Marco Fasolo.
La tracklist, insolitamente lunga, per i prodotti odierni, fa pensare mentre lo si ascolta a Mellon Collie and the infinite Sandness, ma qui le esplosioni rabbiose degli Smashing sono sostituite da intermezzi che rendono l’ album molto cinematografico, ed aiutano ad alleggerire una tensione che è quasi ipnotica.
Se amate i dischi suonati magistralmente, Jennifer Gentle è quello che fa al caso vostro.
Se cercate un disco dalla composizione impeccabile, Jennifer Gentle è il vostro disco.
Se amate la bella musica, Jennifer Gentle è imprescindibile.
Brani Migliori: "Beautiful Girl"
© Luca Cameli