Si è da poco concluso il crowdfunding di Melagrana, il nuovo progetto a fumetti lanciato su Indiegogo da Attaccapanni Press, etichetta fondata da Ariel Vittori, Laura Guglielmo e Laura Vivacqua.
Abbiamo supportato con entusiasmo il progetto anche attraverso news e passaparola e ora che ha riscosso il meritato successo siamo proprio curiose di scambiare due chiacchiere con Ariel Vittori e Laura Guglielmo, illustratrici ma soprattutto portatrici sane di grandi idee e speranza, cosa rara al giorno d’oggi.
Di seguito, in esclusiva per noi di CrunchEd, l'anteprima della prima pagina di Melagrana!
Ciao Ariel, ciao Laura! Sappiamo come e dove è nata l’idea di Melagrana e finalmente possiamo dire che è stato un successo, vi va di raccontarci come avete vissuto l’attesa? Speranze e paure?
Ariel: Laura ha perso quasi tutti i capelli e io piangevo per tutto dai video dei gattini ai piatti messi male nel lavandino.
Poi dal raggiungimento del goal in poi invece è stato tutto in discesa e siamo state diffuse di un bagliore, come fossimo in dolce attesa. Il bambino è Melagrana.
I vostri progetti hanno subito suscitato interesse e ricevuto sostegno anche da grandi del fumetto italiano. Il primo volume Grimorio vanta una prefazione scritta da Tuono Pettinato e pareri entusiastici di autori come Rita Petruccioli e LRNZ. Vi aspettavate un riscontro così alto e così tanta partecipazione al crowdfunding per Melagrana?
Laura: Aspettarcelo no di certo, ma sperarci si! Abbiamo cercato di alzare un poco il tiro con questo secondo progetto, coinvolgendo artisti del calibro di Matteo de Longis e tanti altri professionisti straordinari, che ci hanno patto l’onore di fidarsi di degli autentici signor nessuno come noi.
La riuscita di Melagrana ci conferma che anche le realtà piccole possono attirare l’attenzione del pubblico se i progetti vengono curati con amore e dedizione!
Il lato positivo del crowdfunding è che si percepisce subito quanto un progetto possa piacere ma senza passaparola resta difficile. Quali sono le difficoltà che si incontrano quando ci si affida al crowdfunding? Quali i lati positivi e quali i negativi che avete riscontrato?
Ariel: Sicuramente proprio il riuscire a far girare la voce, l'essere chiari su tempi e specifiche. I lati positivi sono il riscontro pubblico immediato, il lato negativo è dover raggiungere quel pubblico e spiegarsi bene ad esso riguardo al prodotto e come prenderlo - in Italia ancora molti sono digiuni di Crowdfunding anche come consumatori.
Forti dell’esperienza di Grimorio (volume antologico sulla stregoneria promosso e nato con il crowdfunding), avrete sicuramente gestito e vissuto in maniera differente questa avventura. C’è qualcosa che ancora non siete riusciti a cambiare e che sperate di poter migliorare nel vostro prossimo viaggio?
Laura: C’è sempre qualcosa. Questo giro la comunicazione è andata molto meglio, ma il momento che temo di più deve ancora arrivare: ti consegnano 15 scatoloni di libri, li impili in salotto, impacchetti 400 buste rigide, etichetti il tutto, vai in posta e nell’istante in cui stai pagando il conto ti chiedi: ”Aspetta nella busta di Pinco Pallino ce li ho messi gli adesivi?”.
Ecco, spero che questo genere di episodi non si ripresenti mai più.
Entrambe avete una solida formazione di base come disegnatrici e venite da esperienze lavorative prima come illustratrici che come curatrici artistiche. In Grimorio, infatti, possiamo ammirare anche due bellissime storie che portano la vostra firma. Qual è stata la differenza più grande fra questi due aspetti dell’illustrazione così apparentemente opposti? Ci sono dei punti in comune fra disegnare e curare un progetto artistico, vi è mancato qualcosa, vi ha pesato qualcos'altro?
Ariel: Sicuramente l'essere state - ed essere ancora, nei nostri e altri progetti - dall'altra parte ci ha dato modo di comprendere meglio tutti i nostri collaboratori e abbiamo cercato di essere gli editor che avremmo voluto avere. Pesano come nient'altro gli aspetti burocratici, contabili (non proprio per Laura, che ha una fetish per le ricevute: l'ho detto, nel sequel di Melagrana la sua storia di erotismo si svolgerà tra timbri e iva) (scherzo) e varie, che in effetti non hanno proprio nulla a che spartire col disegno e la creazione, ma sono fardelli necessari, ripagati dalla soddisfazione.
Nel nuovo progetto Melagrana troviamo conferme e nuove leve dell’illustrazione italiana, alcuni disegnatori apparsi in Grimorio daranno voce alla loro visione dell’eros attraverso il loro talento: Fabio Mancini, Greta Xella, Giopota…Come scegliete gli illustratori per i progetti di Attaccapanni Press? Vi sentite ormai come in una famiglia, come conciliate il rapporto strettamente personale con quello lavorativo?
Laura: La forte amicizia può essere un limite e un motivo di scontro o un’occasione per creare progetti ancora più stimolanti?
L’Attaccapanni Press sceglie i collaboratori nella maniera più banale possibile: professionisti di cui conosciamo e stimiamo il lavoro. Personalmente trovo che lavorare con persone che si conoscono già sia un grosso vantaggio: aver ben presenti pregi e difetti del metodo creativo di qualcuno permette una lavorazione più spedita e senza malintesi. Cerchiamo di trattare gli autori con serenità e correttezza, dato che creare un ambiente professionale rilassato e positivo aiuta immensamente!
Come immaginate Attaccapanni Press tra 5 anni? Una delle realtà indipendenti più affermate dell’autoproduzione italiana o un progetto che non si ferma al crowdfunding e approda nella distribuzione più su larga scala?
Ariel: Ah, proprio tra 5 anni non saprei, il nostro piano editoriale è curato nel dettaglio solo fino al 2020, ehe. Per ora stiamo pensando solo in ottica di autoproduzione: gli ostacoli burocratici di cui ho parlato prima, per ora, sarebbero troppo gravosi sulla nostra altra vita, ovvero la carriera di illustratrici e fumettiste freelance, ai fini di creare una vera e propria casa editrice.
Sappiamo che avete altri progetti in cantiere, vi va di accennarci qualcosa per provare a saziare la nostra curiosità?
Laura: Non possiamo ancora rivelare troppo, ma diremo questo: sarà un altro antologico, che coinvolgerà 12 autori impegnati a raccontare il tema dell’incontro. Presenteremo ufficialmente il progetto all’ARFestival di Roma di quest’anno (dal 26 al 28 maggio), se tutto va bene con una bella sorpresa. Il libro uscirà questo autunno, poco dopo Melagrana: avremo un bel banco affollato di libri nuovi!
Di solito concludiamo le nostre interviste con una domanda sull’importanza della musica. Lo chiediamo anche a voi con qualche variazione sul tema: qual è il vostro rapporto con la musica mentre pensate, disegnate, sognate? Dopo l’antologia sulla stregoneria e quella sul mondo dell’eros a 360 gradi potrebbe essere il momento di un volume a tema musicale?
Ariel: Io ascolto poca musica mentre disegno, mi piace essergli dedita totalmente quando l'ascolto. Sono una grande fan dei musical, quindi per me l'apice della musica è al suo estremo narrativo, e traggo da essa moltissima energia creativa. Avendo però Laura gusti musicali totalmente diversi dai miei credo che per ora limiteremo il nostro uso del sonoro ai soli book trailer dei nostri volumi!
Grazie ragazze e in bocca al lupo!
(c) Isabella Di Bartolomeo e Elisa Marchegiani