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La prima sensazione che ho avuto aprendo il volume de “Il suono del mondo a memoria" è stata quella del tepore del sole che filtra da una persiana socchiusa fino a posarsi sulla pelle. L’odore di caffè che entra dalla finestra, il suono caotico del mondo che corre lungo le strade e i marciapiedi.
Non sono mai stata a New York ma leggere l’ultima graphic novel di Giacomo Bevilacqua mi ha permesso di passeggiare fra le vie di Manhattan come se ne conoscessi già profumi e suoni.
È la storia di Sam Page, un giovane fotografo che decide di sfidare sè stesso: due mesi a Manhattan senza rivolgere parola a nessuno, principalmente per ritrovarsi e provare a dimenticare una storia d’amore costretta alla fine, poi per raccontare questa sfida in un articolo per il magazine “Worlds”.
La storia va molto oltre e ci permette di entrare nel profondo dell’anima di Sam, o forse si può dire che l’anima dentro la quale ci stiamo inoltrando sia quella di Giacomo Bevilacqua.
Una storia delicata, dai toni caldi come il colore delle foglie autunnali a Central Park. Una scatola traboccante di dettagli e di gesti che sfiorano gli ingranaggi di una città e che ci lascia vivere una moltitudine di storie che si incontrano e si scontrano come due gomiti che si toccano per caso lungo la strada.
Giacomo lo ricordiamo sempre in bianco e nero con il suo A Panda piace e il suo Metamorphosis, mentre qui ci riempie gli occhi con una colorazione incredibile.
Il suo debutto per Bao Publishing nel variopinto mondo a colori è una gioia per gli occhi che qui si riempiono di luci, ombre e di quella miriade di sfumature che possiamo solo definire una vera e propria dichiarazione d’amore di Giacomo alla Grande Mela.
È un libro fatto di sguardi e pensieri delicati e che, se all’inizio sembra raccontarcelo in modo distaccato, poi ci apre il suo cuore e ci permette di nuotare nei nostri ricordi mentre una musica jazz ci vibra nella testa, inevitabilmente.
Il difetto di questo libro? È così bello e coinvolgente che ti spinge a divorarlo per correre a vedere dove vuole arrivare.
Il pregio più grande di questo libro? La voglia di riaprirlo e ricominciarlo una volta che si è arrivati alla fine, perché sicuramente avrete corso per finirlo e vorrete immergervi di nuovo in tutti i suoi dettagli.
È un lavoro maturo che racchiude in sé uno studio profondo da parte dell’autore e una grande capacità e voglia di raccontarsi fra le righe.
Semplicemente emoziona.
Ci lascia respirare il suono dei ricordi e ci spinge a conoscerci più a fondo. Fino ad ascoltarci e ad ascoltare il mondo. Fino a recepire i messaggi che ogni giorno ci camminano accanto, che incrociamo per strada e che, anche se durano un attimo, ci regalano qualcosa. Come se il tempo si fermasse ogni volta per qualche frazione di secondo. Come il click di una fotografia.
Ci fa battere il cuore con la stessa intensità di un otturatore che si apre e si chiude.
Ci invita a conoscere il suono del mondo. Il nostro mondo. Quello che abbiamo dentro.
Autore: Giacomo Bevilacqua
Titolo: Il suono del mondo a memoria
Editore: Bao Publishing
Pagine: 192
Formato e rilegatura: cartonato 19 x 26
Data di pubblicazione: 15/09/06
© Giulia Cristofori