Suicide Squad

Suicide Squad

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Quando nelle sale cinematografiche è uscito Suicide Squad il mondo di mezzo dei nerd era già diviso sul cosa aspettarsi da questo film che prometteva molto ma non diceva niente.
I trailer ci avevano ingolosito con effetti speciali, con i nostri (anti) eroi che distruggevano tutto e alcune battute pungenti che dalla DC non ci saremmo aspettati. Per tutto il tempo che abbiamo aspettato il film ci continuavano a ripetere che i protagonisti erano il peggio del peggio, che erano i cattivi più cattivi dei cattivi, il tutto sulle note di Bohemian Rhapsody. Anche Harley Quinn (Margot Robbie) ammiccando allo schermo ci diceva: “We're bad guys. It's what we do” mostrandoci, però, solo l'aspetto comico dell'essere cattivi.
Di queste promesse cosa è rimasto?

Quando sono andato al cinema l’ho fatto senza grandi aspettative, avendo letto solo critiche negative. Ero comunque pronto a buttare due ore della mia vita.
In realtà, però, mi sono trovato davanti un film tutto sommato godibile, ma che ha completamente sbagliato il bersaglio.
Partiamo dalla trama: Amanda Waller (Viola Davis) è un ufficiale governativo che vuole creare una squadra di pronto intervento in grado di contrastare efficacemente le persone dotate di poteri speciali.
Per farlo vuole utilizzare dei criminali a loro volta dotati di poteri. La situazione precipita e la squadra deve provare il suo valore in una missione apocalittica in cui c'è in gioco la salvezza del mondo.
La trama è ovvia ma non è che film di questo genere abbiano bisogno di chissà quale intreccio per funzionare.
Il problema in realtà è un altro: il film, descritto e venduto come un incontro di menti sadiche, altro non è che un film per famiglie. Curiosamente, il personaggio più riuscito risulta essere proprio la creatrice della squadra Amanda Waller, personaggio che, oltretutto, non incarna il classico cattivo da fumetto ma il cattivo tremendamente reale del burocrate disposto a tutto pur di raggiungere i suoi scopi.
Ci troviamo davanti a un tentativo di creare un prodotto per tutti ma, viste le premesse, impossibile da realizzare. I lettori di fumetti che si sono lamentati perchè il film non è assolutamente cattivo come preannunciato (e come avrebbe potuto essere), avevano forse aspettative al riguardo troppo alte per rendersi conto che il mondo del cinema ha, nel bene e nel male, regole diverse da quello dei fumetti.
Nel valutare questo film occorre anche aggiungere l'inserimento forzoso del Joker (Jared Leto) che se da un lato convince il sottoscritto nella sua interpretazione, dall'altra non ha minimamente senso di esistere nell'economia del film, già sacrificato nell’introspezione dei personaggi dalla presenza di troppi protagonisti.
Certo, impariamo che tutti i cattivi sono cattivi con un cuore, una storia alle spalle e delle motivazioni.  Tutto molto bello ma non se buttato nel calderone e poi compresso per non togliere minutaggio a scene clou di sparatorie e frasi badass (che poi è esattamente quello che generalmente vogliamo da un film del genere).
In conclusione l'idea degli anti eroi protagonisti poteva essere sfruttata molto meglio e lanciare un modo di fare film sui supereroi completamente diverso da quelli a cui ormai ci siamo abituati.
Purtroppo la DC non ha voluto osare e ci siamo ritrovati con un prodotto che è già scivolato via, senza lasciare niente.

© Marco Castelletti

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