Sono tempi confusi e il Natale si appresta come ogni anno minaccioso e ambito. Affamati e allucinati ci aggiriamo per i corridoi (nuove strade personali e debitamente distanziate) alla ricerca di frutta secca, idee regalo, equilibri familiari e magari una tregua. Condita di torrone possibilmente.
CrunchEd è con voi in questo subbuglio. Perciò invece di cercare vetrine un senso e una soluzione a questo incommentabile 2020 partiamo da una ricerca casalinga: cerchiamo noi stessi. Ma solo con domande semplici e risposte assurde.
Ecco dunque il kit perfetto a questo scopo. Tre test natalizi per trovarci e non perderci più di vista.
9 profili illustrati in cui potrete specchiarvi senza così dover costringere il vostro io in un’unica personalità.
Non vorremmo mai che si sentisse stretto.
Arraffate la vostra copertina preferita, qualche nocciola per accompagnarvi in questo percorso interiore e buttatevi nel nostro test con sincera fame, troverete le risposte.
Forse non quelle che stavate cercando o quelle che vi servono ma possiamo assicurarvi che placheranno gli occhi più irrequieti e voraci.
Buon divertimento!
1. Parliamo di abbigliamento:
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maglia e pantaloni qualsiasi, io qui manco ci volevo venire
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la comodità è l’unico obiettivo, tuta e pigiama da casa sono la divisa perfetta per dedicarsi all’assalto di cibo e vino
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come ogni anno ho ordinato su un sito cinese il più improbabile outfit di natale in commercio, tramortire amici e parenti con nuove vette di kitsch e filato acrilico altamente infiammabile è la mia missione
- l’albero di natale deve impallidire al mio cospetto, l’eleganza è la parola d’ordine, è un giorno speciale da passare in tiro
2. Canditi sì canditi no, l’annoso problema che torna ogni Natale
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non faccio parte degli ingenui mangiatori di grassi saturi e olio di palma, meglio la torta di quinoa con latte d’avena e malto di riso
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rigorosamente con, è tradizione gastronomica, visiva e interattiva, al massimo mi dedico al rito sempiterno di togliere un candito alla volta e depositarlo con delicatezza sul tovagliolo, così mi fanno compagnia
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rivisitato, reinterpretato, scomposto, con creme e cioccolata, col gelato, come ingrediente base di altre ricette, aperto a metà e riempito all’inverosimile di cioccolata spalmabile
- senza contaminazioni alcune, il candito è la morte del panettone. Ma tanto preferisco il pandoro
3. Atmosfera
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ma quale atmosfera? non si respira, odio il freddo, le persone felici e festanti e la frenesia della corsa ai regali, l’indottrinamento da febbre da acquisto e i movimenti di mercato conseguenti
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il Natale è principalmente famiglia, circondarsi delle persone care con cui parlare in libertà della loro vita privata
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anche senza addobbi e neve, è tutto più magico, il natale è nell’aria, il natale è uno stato mentale
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senza neve non ha senso, devo partire, andare a sciare, allontanarmi dalla frenesia della città e immergermi in montagna, tra paesaggi suggestivi, silenzio e pochissimi eletti degni del mio outfit da Natale a Cortina
4. Quando apri i regali di Natale?
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quali regali? Il consumismo è il peccato capitale del nostro secolo
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a mano a mano che mi vengono regalati, meglio consumarli freschi prima che i diretti interessati si pentano di avermeli dati
- aspetto rigorosamente le 24 per fare il brindisi e poi di corsa sotto l’albero, guai a chi ci prova prima
- la cerimonia inizierà a mezzanotte, io darò il via alle danze aprendo il primo regalo e poi potranno farlo anche gli altri
4. L’emozione che prevale in questo periodo
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angoscia
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speranza
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alegria
- motivata vanità
I RISULTATI
© Illustrazioni del test Che membro del cenone di Natale sei? sono di Sergio Kaliasiak