#crunch129 | Marta Sorte

#crunch129 | Marta Sorte

"Wherever you go, take yourself with you." Neil Gaiman


Ciao Marta e benvenuta tra i morsi quadrati! Noi di CrunchEd siamo molto affamati di nuove storie e ci piacerebbe conoscere la tua. Quando hai cominciato a disegnare e cosa ti ha spinto a farlo?
Ciao a tutti! È d’obbligo dire che fin da piccola non facevo altro che disegnare ed inventare storie. Mi ricordo che, insieme a mio cugino, disegnavo delle case giganti e dei personaggi che poi ritagliavamo e spostavamo da una stanza all’altra della casa per creare delle storie, delle narrazioni animate. Ma è stato alle scuole superiori che ho iniziato a pensare al disegno come a un possibile futuro e mi sono avvicinata al disegno dal vero.


Ti va di spiegarci cosa ti ha portato a scegliere questa citazione da illustrare?
Adoro Neil Gaiman e ho letto/visto quasi tutti i suoi lavori. Appena ho letto questa frase mi ha colpito molto e mi ha infastidito (in senso buono) a tal punto che non potevo non sceglierla.


I tuoi personaggi variano in specie, forme e colori. Rimane però una matrice riconoscibile presente in ognuno di essi tanto da diventare quasi poco evidente. Tutti sono tondeggianti e privi di spigoli, spesso anche i mondi che abitano lo sono. Questa componente contribuisce a rendere l’atmosfera gioiosa, sembra quasi che il foglio sorrida. Hai selezionato questo genere di dettagli nel tempo, scegliendoli consapevolmente o è il modo più naturale in cui la tua mano crea il tratto?
Credo sia stato il fatto di disegnare spontaneamente e per tanto tempo in quel modo che mi abbia spinta a continuare in quella direzione. Per me è molto importante provare gusto e piacere nella realizzazione di un’illustrazione, quando accade, sono talmente immersa in quello che faccio che passare intere giornate sullo stesso lavoro non mi pesa per nulla, anzi diventa la mia priorità assoluta (e in questo modo accumulo ritardi nelle altre consegne :D)


Dalle illustrazioni alle piccole statuine che rendono tridimensionale il personaggio fino a poco prima trattenuto nel disegno. Che possibilità espressive ti offre la scultura? C’è una differente tendenza che ti spinge a scegliere quest’ultima rispetto al disegno? O la scultura è una specie di prosecuzione e prodotto finale del disegno?
La ceramica è il mio sfogo e il mio passatempo al di fuori del disegno. Appena posso lo faccio, anche se il tempo non è mai abbastanza. È un approccio totalmente diverso che richiede più pazienza e tempi di lavorazione più lunghi, oltre al fatto che il prodotto finale rimane un mistero fino alla sua ultima cottura credo che questi elementi combinati rendano la ceramica così irresistibile. Parto sempre da un disegno a matita che poi ricreo in argilla....ma sono assolutamente una novellina, ho tantissimo da imparare ancora su quest’arte!


C’è un autore in particolare che ha illuminato o che ancora illumina le tue opere? In altre parole, c’è un artista, uno scrittore che ti stimola a mordere la vita?
Ce ne sono tantissimi, una lista infinita, tanto che non saprei da dove iniziare, mi cibo di tanti tipi di arte. Ogni museo, ogni spettacolo, ogni installazione ... può essere fonte di ispirazione e sicuramente un arricchimento personale a cui non rinuncio. Da bambina mi piacevano tantissimo le opere di Franz Marc e passavo ore ed ore ad osservare i suoi lavori.


Domanda irrinunciabile per il palato di CrunchEd: qual è il tuo rapporto con la musica e quali vie sceglie per farsi strada fino ai tuoi disegni?
Ascolto sempre musica, 24hsu24h. Lavorando da sola la musica è una forte fonte di ispirazione, mi fa compagnia tutto il giorno....e fa compagnia anche ai miei vicini di casa.


Chiudiamo con un classicone e, intanto, ti ringraziamo per la disponibilità: progetti futuri? A cos’altro stai lavorando?
Domanda complicatissima, sento il bisogno di cambiare qualcosa, non so cosa ovviamente, ma proverò altre vie in futuro sicuramente! Attualmente invece sto lavorando per dei volumi stranieri.

Grazie Marta per esser stata con noi! Continueremo certamente a seguirti:
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