" ‘cause sometimes we still have to hit the wall to see things that are right before our eyes.” Lacuna Coil
Per presentare Claudia Cocci, artista autrice del potentissimo quadrato di oggi, non possiamo che fare riferimento al mondo lontano - ma incredibilmente vicino - della fantascienza, dei cyborg e degli alieni.
La fantascienza, per sua stessa natura e radice etimologica, attinge a piene mani dalla fantasia, dando però all'immaginazione una connotazione scientifica basata su studi quanto più possibile vicini alla realtà. La fantascienza immagina ma al contempo prevede - seppure fiabescamente, indaga i rapporti del futuro sulla base dei rapporti del presente, rappresenta non la realtà ma una visione realistica della nostra fantasia.
D'altronde,"Se la fantascienza è l'improbabile reso possibile, la fantasia è l'impossibile reso probabile", come direbbero in Ai confini della realtà.
Lo stesso vale per i disegni, l'arte Sci-fi di Claudia. Le sue illustrazioni sono fuoco per la nostra immaginazione, resa tangibile da una tecnica di colorazione che buca lo schermo e ci arriva addosso come fosse un raggio laser. Al contempo, però, aprono un varco tra fantasia e realtà, permettendo a ciò che si pone al centro, al realismo di fare un viaggio con il biglietto di ritorno verso il futuro, non solo dell'uomo immaginato ma anche dell'illustrazione.
Abbiamo incontrato Claudia Cocci in occasione del Flash Day organizzato lo scorso gennaio dagli amici di Dimensione Fumetto. Ne abbiamo approfittato così per farle qualche domanda:
Ciao Claudia e benvenuta tra i morsi quadrati! Noi di CrunchEd siamo molto affamati di nuove storie e ci piacerebbe conoscere la tua. Quando hai cominciato a disegnare e cosa ti ha spinto a farlo?
Grazie a voi dell’accoglienza! Rispondo subito dicendo che…non lo ricordo. Già, stando a quello che dicono i miei parenti, ho sempre avuto una matita in mano ma allora non poteva che essere solo un passatempo… Più avanti, quando ho iniziato a capire che ‘il fumettista’ era un mestiere ho deciso che era quello che faceva per me.
C’è un autore in particolare che ha illuminato o illumina le tue opere? In altre parole, c’è un artista, uno scrittore che ti stimola a mordere la vita?
Ho tantissimi autori, fumettisti in particolare, che mi ispirano e mi spronano a lavorare per diventare sempre migliore; moltissimi autori che conosco anche di persona, artisti bravissimi che risvegliano spesso la competizione con me stessa.
I tuoi lavori urlano un grande amore per l’illustrazione in tutte le sue tecniche. La tua predilezione per il digitale però è piuttosto evidente dai tuoi lavori. Come nascono i tuoi disegni? Fai bozze a matita, studi e colori il soggetto prima su carta per poi approdare al digitale in fase finale, o lavori direttamente su pc? Con che strumenti lavori di solito?
Dipende. Non ho un metodo preferito, a volte inizio su carta e termino in digitale, altre volte il momento mi porta a colorare con pantoni o acquerelli; altre volte ancora ho necessità di lavorare in un modo o nell’altro a seconda di come è stato strutturato il progetto o più semplicemente per comodità. Matite, pennino e inchiostri oppure la Cintiq (finalmente una tavoletta grafica a video, dopo anni senza!) per il digitale.
Sappiamo che hai due pagine facebook dedicate a due dei tuoi progetti: scrollbound e cybersleep. Entrambi i fumetti sono ambientati in un mondo fantastico, uno abitato da giovani maghi, l’altro da agenti segreti. Da dove nascono queste storie e il tuo amore per il fantasy? Cos’hanno in comune i due progetti? Ti va di parlarcene?
All’apparenza i due progetti possono sembrare completamente diversi: ho creato due ambientazioni collocate agli antipodi, un fantasy classico e una science fiction; anche i protagonisti sono ben diversi tra loro e ognuno affronta a modo proprio le difficoltà (o le avventure) che gli si pongono davanti. Tecnicamente parlando invece, tra i due progetti ci sono molte differenze: ScrollBound è un fumetto in bianco e nero che disegno quasi totalmente con strumenti tradizionali, senza tralasciare il fatto più importante, ossia che è un lavoro a quattro mani: infatti la storia che io disegno nasce dalla mente del mio sceneggiatore Gian Marco Bachetti!
In entrambi i casi l’entusiasmo, la voglia di propormi e creare qualcosa da poter condividere con i lettori sono le spinte che mi portano a proseguire; posso dire che qualsiasi progetto io faccia avrà in comune con gli altri quella parte di me stessa che dedico al lavoro!
Domanda irrinunciabile per il palato di CrunchEd: qual è il tuo rapporto con la musica e quali vie sceglie per farsi strada fino ai tuoi disegni?
Sebbene io sia ufficialmente un’ascoltatrice del genere metal, ho sempre pensato che sarebbe divertente condividere le mie playlist con gli altri per vedere le facce che potrebbero fare leggendo che so… ‘sigle cartoni’ o ‘pirate folk’! Altre volte creo playlist apposite per lavorare ai miei fumetti inserendo canzoni che contribuiscono a creare il “mood” dell’ambientazione. Il mio orecchio ascolta e il mio cervello elabora, ma non sempre i disegni rappresentano i testi che ascolto, piuttosto cerco di farmi ispirare dalla sinfonia e da quello che suggerisce.
Un classicone: Progetti futuri? A cos’altro stai lavorando?
Al momento sto pubblicando gratuitamente 2sides, un breve fumetto ambientato ai nostri giorni sulla mia pagina: è un esperimento, per vedere come me la cavo senza l’aiuto del fantasy e dell’avventura. In più sto collaborando alla creazione di un artbook assieme a tanti altri bravissimi disegnatori di cui presto faremo un annuncio in maniera più ufficiale!
Grazie Claudia e a presto!
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