Tutti gli adulti sono stati prima di tutto dei bambini. (Ma pochi di loro se lo ricordano).
Antoine de Saint-Exupéry
Ciao Lorenzo e benvenuto tra i morsi quadrati!
Noi di CrunchEd siamo molto affamati di nuove storie e ci piacerebbe conoscere la tua. Quando hai cominciato a disegnare e cosa ti ha spinto a farlo?
Ciao a tutti e grazie per l’opportunità che mi avete dato!
Che io mi ricordi, ho sempre disegnato da quando ho imparato a tenere un pennarello in mano; nonostante il mio percorso di studi non mi abbia mai portato ad esercitare veramente il disegno, è rimasta un’attività costantemente presente; un’utilissima valvola di sfogo. Ho iniziato a propormi ad altri che non fossero famigliari o compagni di banco, dal 2014, iniziando ad organizzare piccole mostre con altri amici artisti, nel collettivo Davide & Godzilla.
Ti va di spiegarci cosa ti ha portato a scegliere questa citazione da illustrare?
Ho scelto questa frase perché esprime perfettamente lo spirito che mi spinge a disegnare: continuare a nutrire il bambino che è in me per cercare di vedere il mondo con i suoi occhi fantasiosi.
I tuoi lavori sono spesso composti dall’accostamento di elementi appartenenti a “regni” diversi, ad esempio quello animale e quello moderno abitato dall’essere umano, e creano atmosfere surreali, giocando con proporzioni stupendamente inverosimili. Come nascono questi abbinamenti? L’ispirazione compare all’improvviso o è suscitata da qualche impulso visivo esterno?
Le mie opere nascono in molti casi come espressione di un’idea o di un sentimento, che possono essere suscitati da ogni tipo di stimolo esterno, che a sua volta rievoca mille altri stimoli che ho immagazzinato nel tempo. Da questo procedimento caotico nascono a volte contrapposizioni fortemente evocative, alla base dei quali c’è sempre la volontà di cambiare il mio punto di vista sulla realtà, allargandolo o restringendolo enormemente oppure ribaltandolo totalmente, per cercare di esprimere meglio .
C’è un autore in particolare che ha illuminato o che ancora illumina le tue opere? In altre parole, c’è un artista, uno scrittore che ti stimola a mordere la vita?
Ce ne sono tantissimi, contemporanei e non, illustratori, street artists, pittori o scultori. Direi che il mio riferimento massimo è, come per molti altri, il fumettista francese Jean Giraud, noto come Moebius, sia da un punto di vista tecnico, che dall’immaginario che ha creato.
Il colore nelle tue illustrazioni è una componente essenziale e semplice, non si propaga in sfumature o tratti ma accompagna l’immagine con nitida chiarezza. Associ significati simbolici o comunicativi ai colori oppure scegli quali utilizzare di volta in volta in base al puro gusto estetico?
Il colore è un elemento che nelle mie opere è arrivato in un secondo momento, per rafforzare il disegno caricandolo di nuovi significati. Le mie illustrazioni nascono essenzialmente in bianco e nero e il colore arriva sempre dopo.
La scelta del colore è in primo luogo mossa da motivi legati alla composizione dell’immagine e del suo equilibrio; tuttavia, a seconda dell’emozione legata ad ogni opera, gli accostamenti, ma anche i colori stessi, possono essere più o meno forti, contrastanti o tenui.
Domanda irrinunciabile per il palato di CrunchEd: qual è il tuo rapporto con la musica e quali vie sceglie per farsi strada fino ai tuoi disegni?
Il rapporto con la musica è da sempre strettissimo. Il mio primo lavoro come illustratore è stato la realizzazione della cover per il primo EP I Segreti di Charlotte de I Segreti, con cui ho condiviso l’inizio del mio percorso.
Per quanto riguarda i miei ascolti personali, apprezzo quasi tutti i generi musicali e ascolto tanta musica, diversa a seconda dello stato d’animo e del periodo; non è direttamente protagonista dei miei disegni, ma funge più da cassa da risonanza emotiva.
Chiudiamo con un classicone e, intanto, ti ringraziamo per la disponibilità: progetti futuri? A cos’altro stai lavorando?
L’obiettivo per il prossimo anno sarà quello di strutturarsi meglio, attraverso la costruzione di un sito, magari di uno shop, staremo a vedere se ci riuscirò.
Grazie Lorenzo e in bocca al lupo.
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