La musica, il chiaro di luna e i sogni sono le mie armi magiche.
Ma per musica non si deve intendere solamente quella che si suona ma anche quella che è eternamente da suonare. E poi, per chiaro di luna non si deve supporre che si parli solamente della luce che viene dalla luna e disegna agli alberi grandi profili; esiste un altro chiarore, che il sole stesso non esclude e oscura in pieno giorno ciò che le cose fingono di essere. Solo i sogni sono sempre ciò che sono. È il lato di noi in cui nasciamo e siamo sempre naturali e autentici.
L'ora del Diavolo - Fernando Pessoa
Ciao Marta e benvenuta tra i morsi quadrati! Noi di CrunchEd siamo molto affamati di nuove storie e ci piacerebbe conoscere la tua. Quando hai cominciato a disegnare e cosa ti ha spinto a farlo?
Non so dire esattamente quando ho iniziato a disegnare, ricordo che da piccola mi ritagliavo dei lunghi momenti “creativi”, durante i quali nessuno avrebbe dovuto disturbarmi e dai quali non riemergevo fino a quando il disegno non era terminato. Anche oggi è così, mi piace disegnare nella tranquillità, nel silenzio e nell’estrema concentrazione, non posso allontanarmi fino a quando non sono soddisfatta. Sul perché io abbia iniziato a disegnare la risposta mi è più chiara: mi spinge tuttora una necessità di esprimere visivamente alcune idee che ho in testa, una sorta di perfezionismo che riesco a controllare solo quando tutto non si è espresso sul foglio.
Ti va di spiegarci cosa ti ha portato a scegliere questa citazione da illustrare?
Mi ha colpita questa frase che viene da un racconto breve di Pessoa, L’ora del diavolo. È proprio il diavolo “in persona” a parlare e si presenta differente dalla sua abituale concezione negativa o maligna. In questo racconto egli non rappresenta il male, piuttosto la fantasia, l’immaginazione, la creatività. Rappresenta il sogno in cui si è autentici.
Le tue opere sono molto suggestive e surreali. Da cosa trai ispirazione per queste ambientazioni e personaggi misteriosi, tra l’ameno e allo stesso tempo stranamente familiare?
Quando disegno mi ispiro spesso a pensieri che ho avuto durante la giornata, emozioni misteriose ma comuni a cui valga la pena dare forma e colore. Spesso capita che mantengano questo strano equilibrio tra il misterioso, l’inquietante e il familiare, come in una sorta di sogno condiviso.
C’è un autore in particolare che ha illuminato o che ancora illumina le tue opere? In altre parole, c’è un artista, uno scrittore che ti stimola a mordere la vita?
Mi innamoro continuamente dei contenuti visivi di moltissimi artisti, sono una mangiatrice compulsiva di immagini ma la lettura rimane comunque la mia maggiore fonte di ispirazione: quello che mi piacerebbe evocare dalle mie immagini è una sorta di realismo magico, come quello di Garcia Marquez, una grande scoperta quando ero adolescente, da allora è il mio autore preferito.
Le tue illustrazioni sono spesso caratterizzate dal contrapporsi di due colori molto netti e saturi. Hai semplificato e reso essenziale la palette di disegno in disegno o hai sempre preferito questo effetto?
Ho cominciato ad approfondire il mondo dell’illustrazione solo dopo uno studio approfondito sulla grafica (ho studiato incisione e Grafica d’Arte e lavoro spesso come grafica digitale). Nel tempo ho cercato di alleggerire sempre di più le mie illustrazioni mettendo in pratica tutte le mie conoscenze grafiche: è un percorso complesso ma necessario, che sto tuttora compiendo e che mi permette di arrivare ad un equilibrio e una sintesi che mi soddisfa.
Domanda irrinunciabile per il palato di CrunchEd: qual è il tuo rapporto con la musica e quali vie sceglie per farsi strada fino ai tuoi disegni?
La musica, soprattutto i concerti, la musica dal vivo, mi ispirano molto, mi rendo conto che immagazzino tantissime informazioni, tantissime evocazioni visive che vorrei immediatamente disegnare o animare. Quando disegno, invece, amo il silenzio: mi permette di concentrarmi, di raccogliere le idee (mi distraggo facilmente).
Chiudiamo con un classicone e, intanto, ti ringraziamo per la disponibilità: progetti futuri? A cos’altro stai lavorando?
In questo momento ho molti progetti, alcuni conclusi ma che non possono ancora essere resi pubblici. Nel frattempo, come sempre, cerco un equilibrio tra grafica ed illustrazione. E a proposito di musica, tra i miei ultimi progetti, ad agosto, terrò una residenza artistica improntata sull’incisione e la musica improvvisata. Negli ultimi anni ho cercato molto un punto d’incontro tra questi due mondi, adesso mi sembra di aver imboccato una strada molto interessante e non vedo l’ora di scoprirne i risultati.
Grazie Marta, noi continueremo a seguirti:
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