"Quando sei qui con me
Questa stanza non ha più pareti
Ma alberi" - Gino Paolo
Ciao Ilaria e benvenuta tra i morsi quadrati!
Noi di CrunchEd siamo molto affamati di nuove storie e ci piacerebbe conoscere la tua. Quando hai cominciato a disegnare e cosa ti ha spinto a farlo?
Ciao CrunchEd e grazie per quest’occasione! Disegno da sempre, come tutti i bambini, ma ho un ricordo nitido di quando ero alle scuole elementari. Le maestre ci facevano fare le cornicette per separare gli esercizi tra di loro, e io io mi divertivo a farne di complicate e bizzarre. Nonostante mi avessero regalato anche dei libri per imparare a disegnarle, non riuscivo a stare nei quadretti e mi lasciavo trascinare dalla fantasia. La mia mamma le mostrava orgogliosa a tutti, che imbarazzo. Da quel momento non ho più smesso di mettere su carta il mio mondo.
Ti va di spiegarci cosa ti ha portato a scegliere questa citazione da illustrare?
Ci sono delle canzoni che quando le ascolto mi fanno venire i brividi e questa è una di quelle. Illustrare è anche questo, trasferire quell’emozione in qualcosa di concreto. Ed io che sono timida, preferisco farlo con questa modalità.
Nei tuoi lavori la monocromia si alterna al colore in un balletto in cui linea e texture fanno da overture alla sperimentazione con diverse tecniche. L’effetto finale ricorda le stampe incisorie di un libro antico e ci trascina in un mondo fantastico. Come hai trovato il tuo stile?
Credo di non aver raggiunto uno stile, anzi credo che pochi riescano a trovarlo.
È un lungo processo di crescita, sperimentazioni, contaminazioni.
Di fondamentale importanza è stato il liceo artistico e l’Accademia di Belle Arti di Bologna, dove attualmente sono iscritta alla magistrale. Oltre ad aver imparato tante tecniche, ogni giorno sono sommersa da spunti, idee, tante immagini.
Sicuramente la tecnica della monotipia è stata una bella scoperta ma sento sempre più il bisogno di dare colore ai miei lavori. L’idea di continuare ad evolvermi non mi dispiace, anzi credo che mi stimoli a sperimentare ed ad approcciarmi a progetti sempre diversi, non tenendomi chiusa nella gabbia della banalità e della ripetitività.
C’è un autore in particolare che ha illuminato o che ancora illumina le tue opere? In altre parole, c’è un artista, uno scrittore che ti stimola a mordere la vita?
Il mio primo amore è stata Nicoletta Ceccoli, che mi ha fatto conoscere il mondo dell’illustrazione e da lì non ho mai smesso di seguirla. Poi sono sempre rimasta affascinata dai libri di Rebecca Dautremer, Ana Juan, Joanna Concejo e dai quadri di Paul Gauguin e Hieronymus Bosch, ma questi sono solo alcuni.
I personaggi delle tue illustrazioni sembrano creature che prendono vita da un bestiario fantastico. Appartengono a un posto in particolare o è l'eco di un mondo da cui sono fuggiti?
Quando disegno evado dalla realtà e quindi mi sono creata un posto che mi fa star bene. In seguito a un brutto periodo, ho capito che disegnare è il mio rifugio in cui riesco a non pensare ad altro. Forse può essere banale, ma disegnare è stata la mia “medicina”. Sicuramente nel mio mondo non possono mancare casette, oggetti quotidiani, ma anche creature bizzarre e il mondo vegetale. Il Trentino e la mia casa faranno sempre parte del mio cuore e sono l’eco di questo mio mondo.
Domanda irrinunciabile per il palato di CrunchEd: qual è il tuo rapporto con la musica e quali vie sceglie per farsi strada fino ai tuoi disegni?
La musica è uno strumento potentissimo, può caricarmi, può rilassarmi, può farmi piangere, può strapparmi grosse risate. Mi aiuta sicuramente a trasportarmi in questo mio mondo.
Chiudiamo con un classicone e, intanto, ti ringraziamo per la disponibilità: progetti futuri? A cos’altro stai lavorando? Ci sono altre creature da aggiungere al tuo bestiario?
Sicuramente continuerò la magistrale di Illustrazione per l’editoria a Bologna. Nel frattempo non smetterò di collaborare con il blog Livingwomen e di lavorare a un progetto sugli artisti trentini. Poi sono sempre aperta a commissioni private e a nuovi progetti.
Ho tante idee che nascono dalla mia curiosità, sicuramente il mio “mondo” non finirà di crescere e di accompagnarmi nel mio percorso. Grazie ancora CrunchEd.
Grazie a te Ilaria, noi continueremo a seguirti:
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