"Non ho difficoltà a respirare sott'acqua" Di Wislawa Szymborska, dalla poesia "Elogio dei Sogni" della raccolta "Ogni Caso".
Ciao Rebecca e benvenuta tra i morsi quadrati!
Noi di CrunchEd siamo molto affamati di nuove storie e ci piacerebbe conoscere la tua. Quando hai cominciato a disegnare e cosa ti ha spinto a farlo?
Ciao, grazie per avermi invitata.
Ho sempre disegnato, ogni tanto io e mia mamma ci fermiamo su questo argomento lei mi dice che ancor prima di parlare correttamente tenevo i colori in mano, che mi sbizzarrivo a giocare e pastrocchiare con le tempere, quindi per collegarmi alla seconda domanda, non c’è mai stato un momento in cui ho deciso di cominciare, il mio rapporto con il disegno è stato del tutto innato, con la crescita l’ho in parte razionalizzato scegliendo di continuare e approfondire il percorso dell’illustrazione.
Ti va di spiegarci cosa ti ha portato a scegliere questa citazione da illustrare?
Avevo letto una poesia di Szymborska che mi aveva colpita, perciò un giorno ho deciso di andare in biblioteca e noleggiare “La gioia di scrivere” che è una raccolta di tutte le sue poesie tra le quali ho trovato “Elogio dei sogni” da cui ho estrapolato il verso per fare l’illustrazione.
Devo dire che inizialmente ero molto indecisa tra diverse opere di quella raccolta, alla fine ho scelto quella perché interpella il mondo onirico che mi interessa e affascina, in più ho trovato vicina la mia considerazione dei sogni a quella di Szymborska.
Il tuo stile grafico è inconfondibile, fatto di tratti e sfumature riconoscibile singolarmente ma che nell’illustrazione riescono a collegarsi per creare figure che sembrano capaci di muoversi, rimanendo bidimensionali e stilizzate. Il percorso che ti ha portato a queste creazioni è stato lungo e tortuoso o istintivo e spontaneo?
Finora il mio percorso è stato generalmente istintivo e spontaneo, anche se per una grande parte è stato positivamente condizionato dagli insegnamenti che ho ricevuto, probabilmente senza quelli il linguaggio e stile sarebbero un po’ grezzi.
C’è un autore in particolare che ha illuminato o che ancora illumina le tue opere? In altre parole, c’è un artista, uno scrittore che ti stimola a mordere la vita?
Quando ero piccola e presa dalla noia passavo i pomeriggi a sfogliare una collana sugli artisti più noti della storia dell’arte, ricordo che le opere su cui mi soffermavo maggiormente erano di Dalì, Gauguin, Klimt e Magritte; ovviamente a quell’età il mio giudizio si basava esclusivamente sull’apparenza dell’immagine e nonostante ne abbia approfondito la conoscenza studiando, mi piace pensare che quelle influenze facciano parte delle fondamenta del mio linguaggio artistico; lo stesso vale per i libri illustrati che leggevo (ma soprattutto guardavo) tra i miei preferiti c’era “Teresa è nervosa” illustrato da Nicoletta Ceccoli.
Ora, la maggior parte dei miei stimoli parte dalla musica, soprattutto dal genere classico e dalle cantanti FKA Twigs, Grimes e Kelsey Lu.
Nei tuoi lavori abbondano personaggi tra l’antropomorfo e il demoniaco, nel senso più pagano e ancestrale del termine. Chi sono e da dove nascono, cosa ne ispira la raffigurazione?
La maggior parte delle volte sono tentativi di raffigurazione delle mie emozioni, vengono direttamente dal mio stomaco, stazionano brevemente nel mio cervello per poi passare dal braccio ed uscire.
Domanda irrinunciabile per il palato di CrunchEd: qual è il tuo rapporto con la musica e quali vie sceglie per farsi strada fino ai tuoi disegni?
Come ho accennato prima, la musica è un ingrediente abbastanza importante per l’elaborazione delle mie illustrazioni, la maggior parte delle volte mi serve come mezzo per non ostacolarmi con la ragione e spesso per realizzarle parto proprio da lei.
Chiudiamo con un classicone e, intanto, ti ringraziamo per la disponibilità: progetti futuri? A cos’altro stai lavorando?
Ora sono molto impegnata con la tesi di laurea ma ogni tanto mi concedo con la realizzazione di un Quadropiccino.
Grazie mille a voi per l’occasione
Grazie Rebecca e a presto
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