"Fiumi azzurri e colline e praterie, dove corrono dolcissime le mie malinconie" Lucio Battisti.
Ciao Giulio e benvenuto tra i morsi quadrati!
Noi di CrunchEd siamo molto affamati di nuove storie e ci piacerebbe conoscere la tua. Quando hai cominciato a disegnare e cosa ti ha spinto a farlo?
Grazie per avermi chiesto di fare questa intervista, ho iniziato a disegnare da bambino, mi piaceva tantissimo il fantasy e in particolare i romanzi di Licia Troisi e Robert Howard quindi i miei primi disegni erano quasi sempre guerrieri stile Conan il barbaro, ragazze succinte con spada alla mano e tantissimi mostri: draghi, viverne, unicorni, uomini rospo, zombie etc.
Mi ricordo in particolare due eventi della mia infanzia legati all'arte, il primo è stato quando i miei genitori mi hanno fatto vedere per la prima volta un catalogo di Bosch, mi ricordo che rimasi impressionato, tutti quei mostri, uno diverso dall'altro! Non ce n'erano due uguali! Avevo già visto i quadri dei pittori fiorentini più famosi tipo Raffaello, Leonardo e Piero della Francesca ma li ritenevo un po' noiosi (nella mia ingenua altezzosità di bambino) oppure mi mettevano in imbarazzo quando c' erano donne nude rappresentate. Bosch era diverso, mi sembrava davvero fighissimo e passavo un sacco di tempo a guardare i suoi quadri.
Il secondo colpo è stato andare a Palazzo Medici Riccardi in gita scolastica e vedere la Cappella dei Magi di Benozzo Gozzoli per la prima volta, rimasi totalmente sconvolto, tutt'ora penso che sia uno dei traguardi più alti che la pittura abbia mai raggiunto e, a mani basse, la mia opera d' arte preferita.
Mi piaceva disegnare, in più mi hanno sempre detto che ero bravo quindi per forza di cose ho continuato a disegnare. Non ci ho mai puntato troppo ma l'ho sempre mantenuta come una mia passione, durante gli anni delle medie e del liceo ho iniziato a suonare in alcune band e ho scoperto un sacco di musica strana, suonare è stata la mia attività primaria fino a 16 anni quando ho scoperto tumblr. Su tumblr c'erano illustratori e artisti che mi piacevano un sacco, mi sono avvicinato sempre di più a quel mondo e ho iniziato a postare alcuni miei disegni, da lì ho iniziato a prendere sempre più sul serio disegnare e dipingere finché, finito il liceo, ho scelto di fare l'accademia e continuare su questa strada.
Ora ho finito il triennio dell'accademia e inizierò a breve un master di illustrazione, nel mentre ho continuato a suonare e attualmente ho all'attivo due progetti, i Washita e i Super! che a breve faranno uscire musica fantastica!
Ti va di spiegarci cosa ti ha portato a scegliere questa citazione da illustrare?
Mi piace un sacco l'idea di Battisti di aver dato una forma e un luogo alle sue ''dolcissime malinconie'', in più mi piace il fatto che il fiume le colline e le praterie siano quantomai concrete mentre le malinconie possono prendere ogni forma, possono essere cavalli, uomini, automobili ma anche qualcosa che ''non c'è'', un po' come un vento o una nebbia. Mi piaceva l'idea di rappresentare colline, praterie e fiume azzurro col fine però, tramite i colori e la composizione, di evocare un senso di languida e dolcissima malinconia.
Da dove vengono i tuoi numerosi e peculiari panorami bucolici? Sono parte di ricordi, sogni, visioni?
Non c'è una provenienza precisa, vengono di sicuro tutti dalla mia mente ma ogni volta sono il frutto di una diversa necessità, a volte nascono dalla mia voglia di nascondermi per un po' in un posto ideale, un posto dove tutto è sospeso in eterno e non c'è mai uno scontro, dove persiste un perenne mistero ma non c'è nessuna voglia di svelarlo, dove tesi e antitesi non devono per forza portare a una sintesi. A volte però possono essere esplorazioni, una volta ho visto un' intervista a Shaun Tan in cui diceva che lui quando disegna cerca di raccontare delle storie a se stesso, a modo mio cerco di fare la stessa cosa. Esploro luoghi della mia mente che nemmeno io conosco, a volte sono gli stessi dove giungo per giocare e divertirmi disegnando cose piacevoli da disegnare, a volte sono luoghi sconosciuti popolati da sculture misteriose, posti magari inospitali ma che sento sempre come parte di me stesso.
Secondo me è importante per chi crea coltivare un mistero dentro se stessi, Escher diceva spesso che il suo scopo era fare un disegno che nemmeno lui sarebbe riuscito a capire. Sono d'accordo su questa cosa, secondo me è anche un approccio positivo da mantenere nella vita, non puoi capire appieno il mistero dell'esistenza, puoi però prendere coscienza che c'è e esplorarlo senza avere la pretesa di capirlo, di possederlo.
A volte però, devo essere sincero, ho solo voglia di fare un bel disegno con dei bei colori che possa decorare una parete o un libro, oppure ancora peggio, solamente divertirmi a disegnare qualcosa che mi piace.
C’è un autore in particolare che ha illuminato o che ancora illumina le tue opere? In altre parole, c’è un artista, uno scrittore che ti stimola a mordere la vita?
Ce ne sono tantissimi, i primi che mi vengono in mente sono Lorenzo Mattotti e Paul Mccartney, penso che siano due geni e soprattutto apprezzo la loro trasversalità e il mettersi in gioco in campi sempre diversi con il loro stile riconoscibile e personale. Personalmente stimo molto gli artisti poliedrici perché penso che per essere un buon illustratore non puoi non essere allo stesso tempo un lettore, un ascoltatore appassionato di musica o un musicista, lo stesso vale per qualsiasi campo.
Le menti più geniali secondo me non sono quelle che si specializzano solo in una cosa (tendenza che secondo me, grazie anche al sistema in cui viviamo, viene sempre più imposta dalla nostra società), sono bensì quelle che con il loro metodo riescono a imparare più cose possibili e ad avere uno sguardo ampio, che possa cogliere l' immensa complessità del mondo.
Le tue illustrazioni hanno uno stile inconfondibile e trascinano inesorabilmente in quel mondo surreale di geometrie, vegetazione e cieli sconfinati che ritraggono. Cosa ti permettono di esprimere queste immagini? Utilizzi altri mezzi espressivi per creare?
Dipende molto da immagine e immagine, ognuna è una risposta a un bisogno diverso, ad esempio nella produzione di questi ultimi due anni ho sentito il desiderio di affrontare l' autoritratto, ho sempre avuto un rapporto conflittuale con la mia immagine e il mio corpo e ho sentito il bisogno di capire come ero fatto per potermi accettare appieno. Ultimamente invece sento il bisogno di creare qualcosa di più immersivo e ''grande'' quindi sto lavorando ad alcuni progetti che possano rispondere a questo mio desiderio.
Oltre al disegno e alla pittura sono anche un musicista, suono un po' di tutto senza eccellere in niente, mi piace più che altro scrivere canzoni e arrangiarle. Da qualche anno ho un progetto musicale con altri due ragazzi che si chiama Washita, facciamo una specie di rock pop elettronico che ricorda un po'gli Smiths e un po' i Cccp, al contempo canto e suono la chitarra in un progetto nato da poco, i Super! ancora non abbiamo fatto uscire niente ma a breve ascolterete qualcosa.
Domanda irrinunciabile per il palato di CrunchEd: qual è il tuo rapporto con la musica e quali vie sceglie per farsi strada fino ai tuoi disegni?
Il mio rapporto con la musica è quello di completa ossessione, ne ascolto tantissima e ogni giorno sono alla ricerca di qualche disco nuovo da scoprire, non ho un genere preferito anche se a periodi mi fisso su qualcosa, ultimamente sto recuperando i primi dischi di Elton John, ho iniziato ad apprezzare i Meshuggah che suonano metal contortissimo e sto completando piano piano la discografia di Frank Zappa, esco da un anno dove ho recuperato molto Prog Rock degli anni 70' e ho scoperto la Bossa Nova e il/la jazz fusion, insomma i miei gusti non hanno senso.
Sono convinto che molta musica comunichi immagini e colori, ad esempio è incredibile quanto la musica di Zappa sia sempre fatta di linee sinuose e spezzate tendenti al viola, rosso e blu, quella di Lucio Battisti è sempre Gialla Verde e arancio (colori che ho inserito nella mia illustrazione), molti suoni possono essere ''tradotti'' nel disegno, la voce di Robert Wyatt è una linea fragile e tremula, quella di Ozzy Osbourne è una linea dritta e terribilmente gialla. La musica poi è essenziale per quanto riguarda la composizione delle immagini, saper gestire il pieno e il vuoto è uguale a dover gestire il silenzio e il suono mentre si fa musica.
Se dovessi però associare i miei disegni a un tipo di musica mi piacerebbe associarli a quella dei King Crimson, la loro musica può essere sia estremamente violenta e cattiva che dolce e delicata, a volte è tutte e due le cose al tempo stesso, mi piacerebbe che la mia arte fosse così, non l'espressione di un solo sentimento ma bensì un linguaggio che possa portare con se la più ampia gamma di sfumature che è necessario comunicare.
Chiudiamo con un classicone e, intanto, ti ringraziamo per la disponibilità: progetti futuri? A cos’altro stai lavorando?
Sto lavorando agli artwork per i dischi dei Plastic Man e della Macchina Ossuta, due band fantastiche che consiglio caldamente di ascoltare. Sto lavorando a una mia versione di Pinocchio, illustrato e impaginato da me, lavoro anche ad alcuni quadri che mi piacerebbe raccogliere in un'esposizione.
Sto anche portando avanti un progetto segreto ormai da più di quattro anni, non voglio rivelare ancora di cosa si tratta di preciso, voglio solo dire che sarà qualcosa di trasversale e molto più grande di tutto quello che ho fatto fino a adesso nella mia vita, non so quando riuscirò a completarlo ne se ci riuscirò, auguratemi buona fortuna!
Grazie Giulio e in bocca al lupo per i tuoi progetti!
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