+++++ Meritati
Lasciatemi dire subito una cosa: wow!
Non sono certa propensa ai facili entusiasmi ma questo romanzo ha tutti gli ingredienti per lasciare il segno: tensione, emozione, passioni, dannazioni.
Una narrazione sincopata e dalle tinte forti, una trama intricata densa di azione.
Quasi 300 pagine che scorrono come l'olio, nel tentativo di scovare il bandolo della matassa di una storia che un po' è un thriller, un po' un poliziesco dal sapore country di terre selvagge e animi selvatici.
Ventisei capitoli: nell'intestazione luogo, attore e anno in cui si svolge il narrato (ndr: consiglio di tenerli a mente per non rischiare di confondersi nella ricostruzione della vicenda), sovente suddivisi in paragrafi per sottolineare brevi pause tra un'azione e l'altra.
Tutto nasce nel 1949, a Bull Mountain, in Georgia: una faida familiare per il controllo del territorio attraverso lo spaccio, di alcolici prima, di droga e armi in seguito, per restare al passo coi tempi. Generazioni di una famiglia maledetta, nella quale i sentimenti non sono contemplati, che trascinano i propri rancori fino ai giorni nostri.
Sgarrare non è previsto, non adeguarsi tanto meno. Chi finisce nella rete o è un collaboratore o è un uomo morto.
Questo il clima in cui Clayton Burroughs, sceriffo di contea, cerca di sopravvivere al proprio cognome, seppellendo i consanguinei che di volta in volta finiscono braccati dall'ATF o vittime del regolamento di conti tra bande.
Sesso, droga, delitti, traffico di armi, prostituzione: non manca davvero nulla.
Non posso scendere nei dettagli della trama perché rischierei di spoilerare e, credetemi, vale la pena di emozionarsi per ogni riga di questo romanzo ruspante.
Dialoghi per lo più ringhiati e masticati con foglie di tabacco e bourbon, scazzottate e colpi di fucile, un concentrato di testosterone stemperato da quelle brevi ed intense figure femminili, da cui tutto parte e a cui tutto torna.
Straordinaria epigrafe, che ben centra il sapore tragico che ammanta la storia:
"Quando le spade scintillano, non lasciatevi muovere a commozione da amore, pietà e nemmeno dai volti dei vostri padri." Giulio Cesare
Non plus ultra, un coup de théàtre finale, un tocco delicato, una carezza dopo tanti pugni.
Titolo: Bull Mountain
Autore: Brian Panowich
Edizioni: NN Editore, Milano
Collana: La Stagione
Anno: 2017
Pagine: 304 pp.
© Erika Casciello