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Ho aspettato qualche giorno prima di scrivere questa recensione e ancora adesso non sono sicura di ciò che andrò a riportare in merito a questo romanzo della NN Editore.
Chiedo scusa a tutti i lettori, raccolgo le idee e vado avanti.
Avete mai pensato a quanto possa essere difficile parlare di un libro che vi ha toccato nel profondo?
Una storia così simile alla vostra da farvi sì sentire meno soli, ma spinti a riportare alla luce una vicenda che si vuole dimenticare?
Il salto di Sarah Manguso è il diario di una donna che perde un amico. Un amico che a un certo punto della sua vita decide di buttarsi sotto un treno. Altre parole per esporre la trama, non esistono. Come non esistono parole per spiegare tutto quello che c’è in questo libro.
C’è una donna, ci sono sentimenti, c’è amicizia. C’è un profondo universo di dolore. Un mare di domande senza risposte. Una vita che stenta ad andare avanti dopo la perdita di una parte importante di essa.
Un diario dove le parole si rincorrono per dare un nome e una collocazione a un amico perduto, per andare avanti, per guardarsi indietro con coraggio e coscienza.
Non c’è una vera cronologia dell’accaduto, come non esiste un ordine preciso di tutte le vicende riportate dall’autrice, proprio perché questo libro non vuole essere né una biografia, né la ricostruzione di una tragedia.
Questo libro sono ricordi registrati e riascoltati cento volte.
Sono pensieri a briglie sciolte, sono cuori lasciati sanguinare al sole.
Un difficile salto per distaccarsi e lasciare andare.
“Quello che ho imparato dalla morte di Harris è che sono in grado di sopravvivergli.”
Buona lettura.
Titolo: Il salto
Autore: Sarah Manguso
Editore: NN Editore
Pagine: 100 pp.
Anno: 2017
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© Mara Munerati