La destinazione | Serena Penni

La destinazione | Serena Penni

Si può temperare l’amore, o dobbiamo imparare a convivere con dissonanze e squilibri?
Recensione di Paolo Perlini

+++++
 

Carla ascolta Il clavicembalo ben temperato, il primo regalo che Paolo le ha fatto. Lei non è portata per gli eccessi e le stravaganze: le piacciono le tisane al finocchio e liquirizia, le letture notturne, le sciarpe calde e colorate. Ama la normalità, ma ora comincia a farle paura: dopo aver conosciuto Paolo, ha apprezzato l’eccezionale, la distorsione, la vita sopra le righe. 
Da lui si è fatta abbandonare, come ha sempre fatto con gli uomini: meglio farsi lasciare, così non si hanno sensi di colpa. Eppure, per un certo tempo, pur di non perderlo si era ridotta a strisciare, inginocchiarsi, umiliarsi, scodinzolare come un cane.

Paolo è un uomo brillante, all’apparenza. È riuscito a conquistare una cattedra senza aiuti, solo con il proprio talento. In realtà, come dice lui, «la felicità mi è stato solo concesso di sfiorarla, mai di viverla». 
Ha visto invece il buio, la violenza, l’orrore, quando il padre uccise brutalmente sua madre. Lui era piccolo, solo tre anni, e non sa con precisione se ha visto, immaginato, sentito. Non sa se i ricordi sono suoi o indotti.
Per sette anni ha tenuto Carla al guinzaglio; lei sta per dargli un figlio ma lui frequenta già un’altra: Elisabeth.

Sì, da Elisabeth un figlio lo vorrebbe ed è inutile fargli capire che ormai lei è fuori tempo. Elisabeth è una donna più grande che con qualche aiutino dimostra alcuni anni di meno. Una donna che vive insieme a un marito parassita: è consapevole di essere tradita ma non vuole averne la certezza. E lei fa altrettanto: cerca i giovani, vuole ancora sognare e per pura coincidenza ha incontrato Paolo.
Ma i sogni non sempre si traducono in realtà, soprattutto quando le aspettative sono diverse. Elisabeth non è disposta a fuggire insieme a Paolo, a lasciare il figlio, scappare. Se prima aveva qualche dubbio, dopo alcuni episodi dai quali emerge la vera natura di lui, si convince a tornare con i piedi per terra.

La destinazione di Serena Penni è un’unica storia raccontata a tre voci. La parte centrale, quella di Paolo, è la più corposa. È lui il vero protagonista, questa figura che rifiuta di vedere uno psichiatra perché significherebbe ammettere di essere malato. È Paolo che sceglie un’ignota destinazione, un posto dove «non sarò io a precipitare nel nulla, bensì il mondo intorno a me. Io andrò solo da un’altra parte».

Una storia che sembra abbracciare tutte le sfumature dell’animo femminile di fronte a un uomo complesso. Carla è succube e si lascia trascinare, manipolare da Paolo e continuerebbe a farlo all’infinito. Elisabeth, invece, nonostante le proprie debolezze, dimostra una maturità sorprendente e decide di troncare in modo definitivo.

Il clavicembalo ben temperato è il disco che Paolo ha regalato a Carla ma come dice lei stessa, era un regalo che si era fatto da solo. Mi piace pensare che nei suoni armoniosi e gradevoli di uno strumento accordato, cercasse di temperare le proprie emozioni, le aspettative, i desideri. Mi piace pensarlo; purtroppo lui era proprio scordato e lo erano anche Carla ed Elisabeth: intervalli irrazionali che non potevano raggiungere un equilibrio.
La destinazione è un romanzo che ho letto, sentito, ascoltato in due sere e mi è piaciuto perché non fa sconti a nessuno, non pretende il lieto fine e ci fa capire quanto in amore siamo tutti strumenti diversi, alla ricerca di un’intonazione.


Titolo: La destinazione
Autrice: Serena Penni
Casa editrice: Il ramo e la foglia edizioni
Pagine: 176
Pubblicazione: 2023

Compra sul sito dell'editore 


Ti è piaciuto questo articolo? Dacci una mano! Il tuo aiuto ci consente di mantenere le spese di questa piattaforma e continuare a diffondere l'arte.
L'associazione si sostiene senza pubblicità ma soltanto con le tessere associative e l'impegno dei soci.
I Link verso i canali di vendita sono inseriti al solo scopo di agevolare gli utenti all'acquisto.
Sottoscrivi la tessera associativa con una piccola donazione su PAYPAL
Oppure puoi offrirci un caffè.

Privacy Policy