Noi siamo i lupopesci | Alfonso Lentini

Noi siamo i lupopesci | Alfonso Lentini

Una raccolta unica, un viaggio attraverso gradini di pura creatività.
Recensione di Paolo Perlini

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Nella prima parte della raccolta di racconti Storie di cronopios e di famas, Manuale di istruzioni, Julio Cortázar ci aveva spiegato dettagliatamente come salire le scale. Un’azione apparentemente così semplice era stata esaminata mettendo in discussione la nostra percezione delle azioni quotidiane. Mi sono ricordato di questo leggendo la prima parte di Noi siamo i lupopesci di Alfonso Lentini. Anche lui affronta la prima parte, Scale con dei brevissimi racconti che parlano di una bislacca famiglia di scalatori. Ognuno di loro ha una particolare attenzione verso le scale. Prendiamo ad esempio Mio cugino.

«Mio cugino appena vede una scala la deve salire. Dice sua madre (che poi sarebbe la sorella di mio padre), dice che lui è un grande salitore. Ha studiato solo per quello, una specie di acrobata delle scale, un salitore. Che poi, dice sua madre, per lui il difficile non è salire, ma scendere, è questo che la preoccupa perché lui, dice sua madre, è un grande salitore, non uno scenditore.»

La seconda parte, Dormire, è un insieme di sonni e sogni, che paiono trasformarsi in incubi nei quali compaiono vecchie auto, dentisti, mitragliatrici trasparenti, il cubo di Rubik…
Chi dorme «certamente non piglia pesci ma piglia basilischi, uccelli del paradiso, daini albini, topi giganti, pantere profumate, unicorni, leviatani, centauri, lupopesci».
Dormire, sognare di dormire o non dormire affatto, è comunque uno spettacolo per la fantasia.

Nella terza parte l’autore prende in esame I nani di mente. Oltre a spiegare cosa mangiano, l’aspetto fisico, i loro comportamenti in diverse situazioni (anche nell’incontro con un alieno), come pregano, come mangiano, nel primo racconto, L’apparenza delle cose, ci spiega tutto.

«Il nano di mente crede a tutto quel che vede. Crede nei calendari, nel tempo che passa. Crede che il cielo sia azzurro e la notte
nera. Crede nei zirlacchi, nei pitànferi, nei
lupopesci, nell’urlapicchio. Sa perfettamente
dove vivono gli uomini dalla testa di cane. È certo che l’eclisse si verifichi quando l’ombra
della Terra si proietta sul disco lunare e,
se accade, contempla l’eclisse annichilito.

Quando all’improvviso qualcuno gli pianta
una lama nella carotide, lui crede di morire.

Quando gli sparano al petto, lui crede di
morire. Si ferma all’apparenza delle cose e non deraglia mai.»

Queste tre parti ci preparano all’ultima, Il viaggio sulla Luna. Un viaggio che non sarebbe adatto a Mio cugino, perché invece di salire bisogna scendere. E lui non è un bravo scenditore.

In questa raccolta Lentini crea un mondo di pura fantasia, ricco e paradossale in molti aspetti. Mentre si procede attraverso le pagine, si ha la sensazione di muoversi come in un Gioco dell'Oca: stai fermo su una pagina e rileggi, oppure fai tre passi in avanti e due indietro, ricominci dall'inizio. La bellezza di questo viaggio attraverso le parole è che non ci sono regole fisse da seguire. Puoi salire o scendere i gradini a tuo piacimento, senza un ordine prestabilito.


Titolo: noi siamo i lupopesci

Autore: Alfonso Lentini
Edizioni: pièdimosca
Pagine: 168
Pubblicazione: 21 aprile 2023



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