La forza dell’immaginario al servizio delle idee sociali e politiche
di Chiara Bianchi
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Si chiamava Netty Reiling, nacque agli inizi del Novecento in una famiglia ebrea e borghese. Si firmò, sin dal primo racconto – quello che dà il titolo a questa raccolta –Seghers, nome preso in prestito da un pittore fiammingo.
Fu una donna impegnata politicamente e intellettualmente. Fece parte del Partito Comunista Tedesco e della Lega degli scrittori proletari e rivoluzionari. Con l’ascesa del nazismo fuggì a Parigi, poi in Messico – terra che ha ospitato numerosi ebrei tedeschi in fuga. La difficile traversata verso l’America la ispirò per il suo romanzo Transito (ripubblicato da L’Orma, 2020).
Fu una scrittrice prolifica: racconti, romanzi, reportage. Finita la guerra tornò in Germania, a Berlino Est, nella DDR. Diventando un modello di ispirazione per le generazioni successive di scrittori e di scrittrici.
La raccolta proposta da L’Orma (2022) nella traduzione dal tedesco di Daria Biagi, contiene un frammento di ogni periodo scrittorio di Anna Seghers che va dagli anni Venti agli anni Sessanta. Sono racconti pubblicati su riviste di luoghi in cui ha temporaneamente vissuto o nei quali la letteratura tedesca, nella sua forma breve, aveva incontrato un interesse, alcuni altri provenienti dalle raccolte pubblicate in Germania grazie alla volontà editoriale della casa editrice Aufbau Verlag.
Che strana questa nostalgia per una terra miserabile, nella quale non si è vissuto altro che umiliazioni e sofferenza. (da Posta nella terra promessa, p. 194)
Nove racconti divisi in due sezioni: Leggende e Storie, uniscono i due aspetti che più caratterizzano la scrittura e l’immaginario di Seghers. Il ricorso al mito e alla leggenda permette di affrontare i temi della morte, della labilità dell’esistenza e del fallimento dell’umanità, mentre i racconti tratti dalla Storia, con particolare attenzione all’impoverimento della classe borghese, alle speranze sionistiche, al racconto di un figlio del nazismo, affrontano di petto la realtà circostante, dando occasione all’autrice, senza manifestare critiche dirette ma amalgamandole sapientemente, preoccupazioni e paure e verità sottaciute.
Un esempio di scrittura che riesce a tenere assieme l’interesse per le questioni sociali e l’immensa abilità creativa. Scegliendo sempre il giusto punto di vista, diversificandolo, in questi racconti emerge finemente il potere perturbante e simbolico delle immagini, attraverso le quali il vissuto di Anna Seghers si affaccia e si manifesta. In questa nuova traduzione affiora tutta la forza poetica delle parole e, attraverso esse, delle idee.
E leggemmo l’uno negli occhi dell’altro tutti gli inevitabili orrori della vita. (da Leggende di Artemide, p. 47)
I morti dell’isola di Djal e altre leggende
Anna Seghers
Brossura con alette
settembre 2022
224 pagine € 20,00 € 19,00
isbn 9791254760017
traduzione di Daria Biagi
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