Pellegrino è l’universo | Lorenzo Bianchi

Una storia di fango, di scomparse, di musica cosmica. Una storia d’amore.

di Chiara Bianchi

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Pellegrino è l’universo di Lorenzo Bianchi– il quindicesimo volume della collana 42Nodi di Zona42 Edizioni – arriva grazie a Michele Vaccari in veste di direttore di collana che “ci ha proposto questo bizzarro viaggio alla ricerca della vibrazione del cosmo in terra toscana” scrivono dalla redazione. 

In un tempo presente, è il 13 settembre 2017, l’alluvione ha rivoltato e riempito la città e le campagne di fango. Sotto una vecchia sala prove viene rinvenuta una custodia che contiene un piccolo tesoro di memorie appartenute a Niccolò – scomparso ormai da cinque anni in quello stesso giorno. Ben impacchettate, ci sono le pagine di una Fanzine che parlano di un concerto: leggendario e irripetibile che ha avuto luogo negli anni Novanta. La storia si infittisce quando i due personaggi principali, Sofia e Pellegrino, cercano di ripercorrere le tracce di Niccolò attraverso le persone che ha incontrato successivamente a quel concerto, a cui è legato uno spartito irriproducibile del Settecento. Nel loro viaggio, Sofia e Pellegrino incontreranno giornalisti fuori di testa, dj paranoici e adepti del Cosmo che da secoli inseguono e attendono le giuste vibrazioni. 

L’incipit si apre con la descrizione del concerto incriminato, nel quale una musica nuova, mai sentita, cosmica, consente ai presenti di raggiungere una dimensione altra, indefinibile. 

Così definisce questo romanzo Michele Vaccari: "Lo spirito d’avventura e il senso di goliardica ironia che caratterizzano la voce del romanzo di Bianchi sono boccate d’ossigeno per chi vuole prendersi una pausa da catabasi di mondi, umanità alla deriva, cosmogonie in kit."

A fondersi tra le pagine di questa storia sono la musica, la cosmogonia e il mistero. A tener testa a questo mix di suggestioni, c’è la scrittura di Lorenzo Bianchi che con consapevole ironia e una notevole dose di leggerezza crea, attorno al mondo di Sofia e Pellegrino, situazioni e personaggi collaterali, pungenti, fuori dal coro. 

Ma questa storia è anche – e forse soprattutto – una storia d’amore. Sofia e Pellegrino stavano insieme, poi Niccolò è scomparso e tutto è franato. Il destino dei due, però, li riunisce in nome di Niccolò e della musica, fino a farli protagonisti di una vera e propria catarsi nel finale. 

Connettersi, ritrovarsi, desiderare di ascoltare la musica inarrivabile scritta nello spartito, tutta la ricerca si fa metafora del mistero dell’esistenza.  

E poi, quante Fanzine sono state raccontate in letteratura? Un pezzo di fruizione musicale sepolto e abissato nel passato torna a farci compagnia in tutta la sua potenza. 

In Origine fu la Vibrazione: essa risuonò nel Vuoto; e il Vuoto risuonò con lei: così l’Universo venne Creato per la Prima volta.

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