++++ +
Ammetto che la scelta di questo libro sia stata quasi del tutto casuale, sono debitrice a Miss Tortellino e alla sua reading challenge per la scoperta della casa editrice, la scelta del titolo invece è tutta mia, ho deciso di scegliere il libro dalla copertina, cosa che non facevo da un po’ e dopo averlo letto mi sento di poter dire che il caso non mi delude mai.
Immaginate un uomo circondato da cocci di vetro, pesci fatti a pezzi e pozze di alcol etilico.
Non lo direste mai ma questo è uno dei più grandi ittiologi mai esistiti e quella che state osservando è l’ennesima intrusione del caos nella sua vita, in questo caso, per mezzo di un terremoto.
Centinaia e centinaia di pesci strappati da altrettante bocce di vetro e riversati per terra caoticamente e, quello che più conta, ciascuna delle etichette identificative associata ad ogni specifico esemplare, riversata ancora più caoticamente, lontana dal proprio soggetto.
Un prologo che cattura all’istante dunque per il primo libro dell’autrice statunitense Lulu Miller dal titolo “I pesci non esistono” edito da addEDITORE.
Ma torniamo alla storia.
Chiunque si sarebbe arreso di fronte allo scempio di anni e anni di lavoro completamente annientati, ma l’ittiologo in questione, David Star Jordan, lui no, lui prende ago e filo e cuce le etichette direttamente sul corpo di ogni pesce che riesce a riconoscere.
Percepite l’immensa portata di questa azione? La capacità, nonostante la certezza scientifica dell’insignificanza del passaggio umano sulla terra, di volersi opporre al destino o, meglio, a questa entità quasi fisica che l’autrice identifica come Caos? L’imperturbabile speranza nascosta dietro quell’ago e quel filo?
In quello che sembra nella sua vita il momento di un’interminabile battuta d’arresto, l’autrice ha bisogno di una speranza, di un conforto che vada oltre la fede nel divino, del segreto che David Star Jordan sembra avere scoperto. È proprio a causa di questo segreto che la Miller decide di intraprendere un viaggio quasi maniacale attraverso la vita dello scienziato alla ricerca di questa nascosta formula della felicità da poter fare propria.
In realtà non è tutto oro quel che luccica, neppure l’ittiologo può solo luccicare, e il saggio cambia progressivamente direzione acquisendo spessore e dinamicità mano a mano che l’autrice approfondisce la propria e, di conseguenza la nostra, conoscenza dello scienziato.
La Miller fa quel passetto in più che me l’ha fatta apprezzare davvero sia come autrice che come donna: mette candidamente sotto gli occhi del lettore la sua immensa capacità di concedersi di cambiare idea.
Il saggio è estremamente vario e scorrevole nonostante la presenza di nozioni scientifiche ma mai dispersivo, è un volume che parla di scienza di psicologia depressione e umanità, speranze e senso della vita e perché no, anche delirio di onnipotenza ma tenendo bene in mente tutto ciò che rende umano l’umano e soprattutto, quanto si possa guadagnare rinunciando a una cosa “piccola” come i pesci.
Autore: Lulu Miller
Titolo: I pesci non esistono
Editore: addEDITORE| Saggi
Anno di pubblicazione: Agosto 2020
Prezzo di copertina: 16,00 €
Pagine: 216
© Nadia Caruso