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Quando ero piccolo nel mio quartiere ci stava un tizio che camminava sempre con gli zoccoli bianchi da infermiere. Un giorno mi invitò a casa sua e disse: “Ora ti faccio vedere una cosa”. Aprì le antine sotto il lavello della cucina e mi mostrò una singola molletta della biancheria. Era di colore rosso e stava sopra al contatore del gas. “E allora?” — chiesi, perché non ci capivo nulla. “C’è stato un colpo di Stato e lui è agli arresti” — mi disse mostrando la molletta. Poi mi indicò l’esercito delle mollette e pure i colonnelli che avevano congiurato e destituito il presidente democraticamente eletto. Sotto quel lavello c’era un mondo incantato e per dirla tutta, invidiavo un po’ la fantasia bacata di questo mio conoscente.
Un mondo incantato c’è anche nella lavatrice di Daisy, una delle protagoniste di "Crawl Space", il terzo fumetto del canadese Jesse Jacobs, pubblicato da Eris Edizioni. Jesse Jacobs aveva già conquistato critica e pubblico con E così conoscerai l’Universo e gli Dei e Safari Honeymoon, un successo trasversale che lo ha portato a questo terzo volume cartonato.
Daisy è una ragazzina appena arrivata in città e nello scantinato della nuova casa scopre che attraverso la lavatrice e l’asciugatrice si entra in uno strano mondo a due dimensioni, un universo parallelo dai colori sgargianti, forme in continua mutazione, oggetti ed esseri bizzarri dove anche i corpi assumono un nuovo aspetto. Ne parla con l’amica Jean-Claude e un po’ alla volta lo scantinato viene frequentato dagli amici di scuola che inevitabilmente, entrando senza rispetto nel nuovo mondo, creano problemi, tanto da dover fare intervenire la polizia.
È una specie di fiaba che rievoca il passaggio di "Alice nel Paese delle Meraviglie" o l’armadio di "Le cronache di Narnia, ma è evidente la metafora con i paradisi lisergici che stanno tornando con prepotenza di moda. La trama appare un po’ semplice ma questo è anche lo stile di Jesse Jacobs: pochi dialoghi, il consueto incontro-scontro tra diversi mondi, disegni con tratti simmetrici e colorati. Come se l’unico scopo dell’autore fosse quello di avvolgerci in una sinfonia di ipnotici arcobaleni, bombardarci con otto colori piatti che si muovono sinuosi, frastornarci e farci guardare la lavatrice con un occhio diverso.
Jesse Jacobs si riconferma uno dei fumettisti più interessanti grazie al suo stile unico, riconoscibile, coerente.
Anche quel mio amico che teneva la molletta-presidente incarcerata sotto il lavello della cucina si è mantenuto coerente. Dopo trent’anni l’ho rivisto con la divisa da vigile urbano e i soliti zoccoli bianchi ai piedi.
Jesse Jacobs
Copertina rigida: 104 pagine
Editore: Eris Edizioni
Collana: Kina
Lingua: Italiano
© Paolo Perlini