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Com’era prevedibile, non potevamo certo lasciarci sfuggire questa occasione. Abbiamo affondato denti e occhi con inaudita voracità in "Lombroso" di Stefano Bessoni.
Abbiamo azzannato ingordamente tutte le opere di Bessoni e non siamo certo sazi. I suoi racconti, spesso ordinati in cupe rime, abbinati alle inconfondibili figure dagli occhi sgranati, sono tra i nostri piatti visivi preferiti. E stavolta una consistenza ci ha stupito.
La durata della narrazione e la quantità di dettagli biografici si discostano dalla struttura delle fiabe macabre a cui siamo affezionati.
Dalla nascita alla morte, la storia di Lombroso è accompagnata accuratamente da parole e illustrazioni che mantengono le familiari atmosfere di un Paese delle Meraviglie inquietante e più che mai vicino e reale, proprio perché basato sulla vera storia di Cesare Lombroso. Pagina dopo pagina seguiamo le sue scoperte, le intuizioni, le ingenuità e le ossessioni.
Tra buona e cattiva sorte percorriamo la discesa nei meandri di una mente affamata di risposte e insensibile al dubbio, disposta a cercare certezze costasse anche scavalcare scrupoli e morale per rovistare nei teschi e nei cervelli dei più peculiari e emarginati soggetti.
E proprio grazie ai dettagli reali più disturbanti che questa storia assume connotati paradossalmente fiabeschi e simbolici, capaci di imprimersi a fuoco nella memoria.
Questo volume diventa dunque un’ottima compagnia, un manuale d’ispirazione da portare con sé per nutrire fantasie e visioni morbose che si annidano nelle profondità dell’animo umano.
Inoltre, laddove non vogliate lasciarvi guidare verso teorie sorpassate e pericolanti, Lombroso è senz’altro un’ottimo impulso mnemonico. Per non dimenticare un momento storico in cui le domande incessanti cercavano ad ogni costo risposte immediate, semplici e certe, trovando invece molto più spesso errori di metodo e incongruenze, i quali spesso non si aveva nemmeno l’onestà intellettuale o la capacità critica di riconoscere.
Oggi, senza prevaricare diritti e senza denigrare ciò che può oscillare tra il diverso e lo spaventoso, possiamo domandarci con trasparenza e empatia quali sono le reali differenze, fin dove si spingono, quale distanza mettono fra noi e l’altro, come colmare questa distanza, senza offendere la memoria di nessuno, imparando dall’ambiguità del passato.
E sì, ci siamo concentrati molto sul contenuto letterario del libro ma ricordate ai vostri occhi cosa significa azzannare queste illustrazioni perturbanti e non vorrete più alzarli dalla pagina.
Autore Stefano Bessoni
Collana #ILLUSTRATI
Anno di pubblicazione 2019
Copertina Cartonato
Dimensioni cm 14,8 x 21,0
Pagine 96
Lingua/e italiano
© Ombretta Blasucci