E se anche le notti diventassero troppo calde? E se gli agglomerati rocciosi di condomini continuassero l’avanzata incontrollata sulla flora indifesa? E se anche senza scorciatoie artificiali e controfigure sintetiche rimanessimo comunque scollegati? E stranieri agli alberi, agli animali, al cielo, al mondo.
Ripartiamo dall’immaginazione.
L’ultimo e il primo ponte.
Rintaniamoci su una riva del Tevere, a guardare l’acqua che scorre e ripulisce tutto se le si dà la possibilità. Indugiamo al fresco della vegetazione ribelle e rigogliosa, l’unica capace di patteggiare una tregua con l’estate romana. Mescoliamoci, uniformiamoci al dondolio lento e riflessivo dei passi di chi scruta immagini appese. Immagini carpite ai bestiari di chi, per necessità o virtù, è abituato a comporre la propria fauna con mezzi di ogni tipo, con disegni e con foto. Così da un lato ci si può aggirare tra reperti preziosi di mondi che non sono meno reali di quello che siamo abituati a percepire, dall’altro ci si imbatte in ritratti di animali: animali umani, animali in gabbia, in uno scambio perpetuo di sguardi di cui si può entrare a far parte.
Ed è davvero così semplice ed assoluto stabilire quale sia la parte libera della gabbia, del vetro, del recinto? Oltre la varietà di colori, dimensioni e forme, in cosa sono diversi quegli occhi?
Domande spontanee e silenziose che ci si pone con la testa in su verso gli scatti di Emilio Barillaro, un progetto di nome “Fauna” a cui si accompagna il Bestiario, collettivo proposto da Sinestetica Expo con la collaborazione quantomai perfetta della rivista Il Bestiario degli Italiani. Un connubio, questo, necessario a rompere la morsa di caldo e l’abituata lontananza dalla natura e che trova spazio al Circolo di Legambiente nel Parco Fluviale Capoprati in una fortunata sera dalla temperatura meno feroce, il 28 Giugno 2016.
E CrunchEd c’era. Per nutrirsi di sinestesia, concetto sul quale si basano gli eventi organizzati da Sinestetica.
Con questo delirante resoconto vogliamo cercare di trasmettere qualche visionaria sensazione e soprattutto presentare così, in maniera del tutto informale quasi per non far trapelare quanto ne siamo intrigati, il gruppo di Sinestetica e lo stormo di artisti e creativi che si radunano in location dalla bellezza inaspettata.
Da rimanerci boccheggianti come carpe basite, ogni volta.
E non è mica per il caldo, l’abbiamo già detto che al Parco Fluviale se stava ‘na favola.
http://www.sinesteticaexpo.com
http://www.ilbestiariorivista.it
© Ombretta Blasucci