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Il 19 maggio 2023 è uscito Bawdy Black Pearls, il nuovo album di Veronica Sbergia per l’etichetta romana Bloos Records.
La blueswoman bergamasca, oltre a essere una cantante davvero eccezionale, suona l’ukulele e la washboard, tipico strumento a percussione del genere folk-blues.
Nella sua notevole carriera musicale, Veronica è stata riconosciuta come una delle migliori artiste blues e jazz del panorama italiano, ma anche di quello internazionale, infatti è l’unica artista italiana a vantare la partecipazione al Mustique Blues Festival nelle edizioni 2012 e 2013.
Col suo nuovo lavoro riporta in auge la voce di dodici artiste afroamericane che, tra gli anni Venti e gli anni Quaranta, urlano al mondo il dolore della loro controversa condizione.
Al primo ascolto arriva leggero, quasi spensierato, il mood di quest’album. In realtà, i testi, in netto contrasto con questa primaria percezione, sono pieni di rabbia, trasudano bisogno di rivalsa e gridano al mondo l’insensatezza delle ineguaglianze sociali.
Con un’interpretazione degna di nota, Veronica Sbergia riesce a trasmetterci tutta la forza di quelle voci di donne nere che vanno dritte al cuore di chi le sa ascoltare, colpendo come una raffica di AK47.
La sessualità, il tradimento, le problematiche sociali, la libertà, l’emancipazione femminile, il voler rompere a tutti i costi quei legacci che ancora oggi incatenano ogni minoranza, queste le dure tematiche affrontate.
Ottima è la rivisitazione dei dodici brani così come lo è la produzione affidata alla Bloos Records.
La talentuosa Veronica, coadiuvata dal produttore/musicista Simone Scifoni e con la collaborazione di diversi musicisti, tra cui il suo compagno Max De Bernardi - con il quale porta avanti la ricerca artistica e musicale sulla musica Folk tradizionale americana e del Prewar Blues che ha dato vita al disco - tira fuori dal cilindro un piccolo capolavoro che narra sentimenti, stati d’animo e sonorità appartenenti a un’altra epoca, ma meritevoli di essere preservati e condivisi.
La copertina del disco, realizzata da Roberta Maddalena Bireau (berlinese di adozione) e ideata di concerto con Veronica, descrive e anticipa visivamente tutte le emozioni che ci si aspetta di trovare nelle tracce: una bocca aperta, nell’atto di urlare la propria dissidenza o di cantare le proprie idee di libertà, contiene una blueswoman che imbraccia una chitarra a simboleggiare la forza e l’urgenza di quel messaggio.
Un album che è memoria storica di un genere che deve restare eterno. Un urlo in grado di salvarle tutte, quelle donne, e quelle a venire. Un impatto forte, deciso, violento, ribelle, che arriva dritto al punto.
ARTIST: Veronica Sbergia
MUSICIANS:
VERONICA SBERGIA - Vocals, Washboard on track 10
SIMONE SCIFONI - Piano, Washboard, Snare drums
LINO MUOIO - Mandolin
MAX DE BERNARDI - Acoustic guitar and Snare drums on track 9
LUCIO VILLANI - Double bass on track 4
DARIO POLERANI - Double bass on tracks 1, 8 and 10
MAURO PORRO - Horn and Clarinet on tracks 1, 4, and 10
GIUSI PESENTI - Ladle on track 11
TRACKLIST:
- Stavin’ Chain - Lil Johnson 03:03
- He May Be Your Man (But He Come To See Me Sometimes) - Lucille Hegamin 03:10
- Sweet Lotus Blossom - Julia Lee 03:27
- Ma’ Rainey’s Black Bottom - Gertrude “Ma” Rainey 02:48
- What’s your Price - Lena Wilson 02:48
- B.D. Women’s Blues - Lucille Bogan 03.09
- Dope Head Blues - Victoria Spivey 04:06
- My Man Rocks Me (With One Steady Roll) - Trixie Smith 03:39
- Sold it to the Devil - Merline Johnson 02:12
- Hot Nuts (Get ‘em from the Peanut Man) - Georgia White 02:49
- I Ain't Gonna Give Nobody None of my Jelly Roll - Sweet Emma Barrett 02:28
- If it Don’t Fit (Don’t Force It) - Barrel House Annie 02:24
Recorded at Abbey Rocchi Studios, in November 2021 and March 2022 by Giacomo De Caterini and at Timetrack Studio in February 2023 by Dario Ravelli
Mixed and Mastered by Dario Ravelli - Suonovivo Recording Services
Cover art and design : Roberta Maddalena Bireau
Photos: Danilo Sbergia
Liner notes: Veronica Sbergia
English translation : Veronica Sbergia
Produced by Veronica Sbergia, Lino Muoio and Max De Bernardi
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